Nella vita di tutti i giorni ci guardiamo intorno, ci avviciniamo o allontaniamo dalle cose per avere punti di vista diversi. Per realizzare un video ben fatto, questi movimenti vanno replicati con l'obiettivo. Dunque come muovere la telecamera per ottenere l'effetto desiderato?
Scopriamolo.
LA REGOLA DEI 180 GRADI
Sul set la telecamera rappresenta il punto di vista che avrà lo spettatore. Per ottenere, nella successiva fase di montaggio, l’illusione della continuità visiva (come se tutto accadesse realmente davanti ai nostri occhi), è necessario realizzare le inquadrature da posizioni non casuali.
Lo spazio di ripresa utilizzabile è solo di 180 gradi, quindi il set deve essere diviso in due parti da una linea immaginaria e soltanto una di queste porzioni può essere utilizzata per l’effettuazione delle riprese. Se cambiassimo punto di vista usando l’aria sbagliata diventerebbe difficile capire “chi sa guardando chi” o dove si trovano esattamente gli attori nella scena.
PUOI USARE ANCHE UN TRIANGOLO
Si può riprendere anche utilizzando il sistema a triangolo, che rispettando la regola appena descritta prevede che tutte le possibili inquadrature di un soggetto possano essere effettuate da tre punti all’interno dell’area di 180 gradi.
Sta al regista indicare agli attori dove e come guardare in camera, in modo che ci sia sempre una corrispondenza anche degli sguardi.
MOVIMENTI DI CAMERA
Ora che sai dove posizionarla, devi capire come muovere la telecamera con una certa libertà.
I movimenti servono per rendere più dinamiche le scene e per dare ritmo al filmato, ma vanno usati sempre con attenzione per non far venire il “mal di mare” a chi guarda. Tre sono i movimenti principali: panoramica, carrellata e zoom.
- Panoramica
: è una ripresa ottenuta girando della telecamera sul proprio asse, da destra verso sinistra (o viceversa), dal basso verso l’alto (o viceversa). Quando ci si sposta orizzontalmente le chiamiamo “pan”, mentre quelle in verticali si dicono “tilt”. La panoramica è un movimento di macchina che presenta ambienti o persone. Si possono poi effettuare delle panoramiche a 360° facendo un cerchio completo, che vengono usate normalmente per dare un senso di inquietudine (esempio classico l’ansia del protagonista che si guarda intorno smarrito).
- Carrellate
: Nei film veri vengono usati dei binari per far scorrere la telecamera ma tu puoi simulare l’effetto usandola a mano. L’obiettivo è muovere il punto di vista andando in una direzione precisa, cercando di tenere il più possibile ferma la camera e decidendo la velocità più efficace per la scena. Diverse sono le opzioni: carrello avanti, carrello indietro, carrellata laterale, carrellata a seguire, carrellata a precedere (quando si anticipa qualcuno o qualcosa che sta arrivando).
- Zoom: Lo zoom offre la stessa tipologia di movimento, ovvero l’avvicinamento o l’allontanamento da una particolare scena: a differenza della carrellata, non si usano mezzi meccanici ma l’ottica stessa della telecamera. Ciò che cambia, in termini di visualizzazione, è che attraverso lo zoom lo sfondo di profondità e non sembra una visione effettuata dall’occhio umano. Lo zoom va usato con moderazione.
Nella nona lezione del nostro Social Lab ci concentreremo su due accessori fondamentali: microfono e luci.
Guarda anche le lezioni precedenti:
1 - Come diventare Youtuber: cos'è e come funziona YouTube
2 - Come diventare Youtuber: cosa serve per iniziare
3 - Come diventare Youtuber: cosa e come raccontare con i video
4 - Come diventare YouTuber: l'idea, la scaletta e la sceneggiatura
5 - Come diventare YouTuber: consigli per il primo video
6 - Come diventare YouTuber: quale inquadratura usare
7 - Come diventare YouTuber: come usare la telecamera