Quando si vuole trovare qualcosa nell'infinito mondo di internet, il primo passo è accedere a un motore di ricerca che trovi per noi le informazioni che ci interessano: in America ci sono Google, Yahoo e Bing, in Russia hanno Yandex, in Cina esiste Baidu.
Be', attualmente il Vecchio Continente non ha un motore di ricerca locale abbastanza forte e diffuso che possa sostituirsi a colossi come Google il quale, infatti, monopolizza quasi la totalità del traffico europeo.
Ma ora irrompe sulla scena Qwant, il primo motore di ricerca europeo che, lanciato in Francia nel 2013 da un gruppo di investitori privati, vuole provare a spodestare i grandi concorrenti americani e introdurre un nuovo modo di gestire i dati degli utenti.
Uno dei principi cardine alla base di Qwant è infatti proprio la tutela della privacy degli internauti. Come? Ce lo racconta Alberto Chalon, imprenditore italiano e amministratore Delegato (o CEO, all'americana) di Qwant.
Come nasce Qwant?
«Il motore di ricerca è il punto di entrata per una ricerca, quindi anche l'Europa deve avere la sua porta d'accesso virtuale e non dipendere da altre potenze. Il progetto Qwant è nato in Francia alla fine del 2011, quando ci siamo resi conto che l'avvento del social Google Plus aveva cambiato il modo di indicizzare (cioè di proporre risposte in base alle parole chiave digitate N.d.R) i Social Network. Da qui l'idea di creare qualcosa che, oltre alle solite variabili, potesse appoggiarsi anche ai social per la ricerca di informazioni.
In più ci premeva che l'attenzione europea alla tutela dei dati e alla privacy degli utenti venisse rispettata anche nelle ricerche Web.
Certo, è stato complicato trovare tutte le risorse per concretizzare questo sogno, ma in molti hanno creduto nel progetto e ora Qwant è una realtà.»
Quali sono i valori dietro questa idea?
«La tutela della privacy è essenziale, così come il controllo dei dati, che in mani sbagliate possono essere vere e proprie armi. Questo però non basta: Qwant vuole anche offrire nuovi servizi per invogliare i frequentatori del web a scoprire qualcosa di nuovo. Ecco quindi Qwant Junior, adatto ai bambini, Qwant Music, la nostra sezione dedicata alla musica e altri progetti che nel prossimo futuri tratteranno altri temi in modo differente rispetto ai motori di ricerca attuali».
Perché un utente dovrebbe scegliere Qwant rispetto ad un concorrente forte come Google?
«Il fatto di non rendere pubbliche le proprie ricerche non limita l'esperienza o gli orizzonti della ricerca. Sugli altri motori di ricerca, se cerco informazioni per acquistare un cellulare, poi per una settimana verrò inseguito da immagini e pubblicità che mi proporranno marche e servizi telefonici. Ciò avviene perché i gestori del motore di ricerca passano i loro dati alle aziende. Con Qwant questo non accade. Inoltre Qwant offre tanti servizi efficienti che possono offrire all'utente un nuovo modo di navigare sul Web».
Parliamo un po' di Qwant Junior...
«Qwant Junior è il motore di ricerca pensato appositamente per i ragazzi e pertanto la sicurezza occupa un ruolo di primo piano, non solo nella protezione dei dati, ma anche nella qualità dei contenuti da offrire ai giovani utenti: violenza e contenuti adulti sono totalmente banditi. Questo è possibile grazie ad una "lista bianca" di siti "buoni" da cui si attingono le informazioni che poi vengono a loro volta filtrate per proporre ai ragazzi solo risultati adatti alla loro età (e alla loro sensibilità).
A ciò si aggiunge il fatto che Qwant Junior predilige l'aspetto didattico delle parole chiave ricercate, mettendo in primo piano informazioni che arricchiscano il più possibile le conoscenze dei ragazzi. Così facendo si trova quello che si cerca e si impara sempre qualcosa».
E infatti in Francia il mondo della scuola ha stretto una collaborazione con Qwant.
«Sì, il Ministero dell'Istruzione francese promuove Qwant Junior in tutte le scuole e parecchi insegnanti sono diventati nostri "amministratori" che ci segnalano eventuali problemi o contenuti inappropriati sfuggiti ai filtri del motore di ricerca».
E Qwant Music?
«L'ambizione di Qwant Music è riunire in un solo spazio tutto ciò che si sa del mondo della musica. Non solo canzoni dunque, ma anche informazioni sull'artista, informazioni sul genere musicale, i profili social dei cantanti e siti a loro dedicati. Tra qualche tempo poi, gli algoritmi di Qwant Music saranno in grado di leggere le melodie e le parole dei brani cercati dagli utenti per proporre loro artisti o gruppi meno conosciuti che offrono musica simile».
Quali sono le prospettive future di Qwant?
«In Italia arriveremo per settembre, ma naturalmente stiamo per entrare in molti altri paesi europei. Inoltre andremo ad ampliare la proposta di Qwant e Qwant Junior per convincere sempre più utenti a servirsi di noi per le loro ricerche».
GUARDA IL VIDEO DI PRESENTAZIONE DI QWANT JUNIOR!
Hello Qwant Junior ! from Qwant on Vimeo.