Un tessuto resistente, auto-riparante e decisamente ecosostenibile in quanto viene ricavato... Dall'organismo dei calamari!
È questa la novità presentata sulla rivista Frontiers in Chemistry dai ricercatori della Pennsylvania University, i quali sono riusciti a ricavare un nuovo materiale sintetizzando una proteina proveniente dai denti ad anello disposti sui tentacoli dei calamari.
LA FIBRA DEL FUTURO
Stando agli autori dello studio, il nuovo tessuto potrebbe sostituire plastiche e micro-plastiche in molteplici settori. Tutto merito della proteina SRT, costituita da una catena di amminoacidi che conferisce elasticità, flessibilità, grande resistenza e perfino alcune proprietà ottiche, visto che i calamari sono anche maestri della mimetizzazione.
Tali caratteristiche sembrano l'ideale per realizzare nuovi abiti anti-abrasione e auto-riparanti, in grado di fornire alte prestazioni senza alcun danno per l'ambiente.
La proteina inoltre può essere inserita anche in altri processi industriali per integrare e migliorare le moderne tecnologie sostituendo le componenti plastiche che tanto stanno inquinando il nostro pianeta.
Insomma, tra qualche anno potremmo avere una giacca impossibile da lacerare, capace di offrire informazioni riguardo la temperatura corporea di chi la indossa e perfettamente eco-friendly. Che il futuro sia finalmente arrivato?
IMITIAMO LA NATURA
Non è la prima volta che l'uomo trae spunto da Madre Natura per realizzare prodotti artificiali imitando il comportamento di altri organismi.
Nel campo dei materiali adesivi, ad esempio, gli ingegneri hanno osservato per anni le strategie difensive di animali marini come le cozze - le quali si "aggrappano" saldamente alle superfici più disparate per resistere alle forti correnti che altrimenti le spazzerebbero via - per sintetizzare proteine non tossiche da applicare per la produzione di collanti super-resistenti.
E che dire del Robot Spider-Man che imita alla perfezione gli intrecci intessuti dai ragni per costruire strutture in fili di carbonio? Anche in questo caso è la Natura che offre all'ingegno umano una soluzione alternativa (ma efficace) per realizzare progetti complessi anche in luoghi poco spaziosi e accessibili.