L’essere umano è fatto per socializzare, per questo i social network non sono certo una novità di questi ultimi anni. Ma se oggi abbiamo Instagram, Facebook, TikTok, Snapchat e molte altre piattaforme con cui entrare in connessione con altre persone, conosciute o meno, qual è il primo social network in assoluto? Scopriamolo insieme!
Per social network non si intende semplicemente una “rete sociale”: in inglese, la dicitura completa è social networking service (o site), e cioè servizio di rete sociale. Questo si riferisce esclusivamente a internet e quindi al web 2.0 e successivi, e consiste in un servizio che può essere utilizzato dal computer, e quindi da browser, oppure tramite app, da smartphone o tablet. I social network nascono alla fine degli anni Novanta, ma solo negli anni Duemila iniziano a diffondersi a macchia d’olio.
Il primo social network in assoluto si chiamava SixDegrees, SeiGradi, ispirato alla teoria secondo cui ogni persona nel mondo sarebbe collegata a un’altra tramite sei gradi di separazione, cioè sei conoscenti.
Nato a New York nel 1997, permetteva di creare dei profili e fare una lista degli amici. Le caratteristiche di SixDegrees si ispiravano ad altri siti di incontri e community, come per esempio il famosissimo classmates.com, che permetteva di mettere in contatto vecchi compagni di scuola. SixDegrees è stato chiuso però nel 2000 perché non era redditizio. Questa è la prova che non serve avere un’idea nuova, ma è più importante saperla sviluppare!
Ci sono stati vari tentativi prima di arrivare ai social network così come li conosciamo ora. Prima di Facebook e dopo SixDegrees esistevano già diversi siti simili, come Myspace o Friendster. La prima chat online utilizzabile a un largo pubblico nacque ancora prima: nel 1980, negli Usa. E prima ancora, nel 1978, nascevano le BBS (Bulletin Board System): bacheche elettroniche, costituite da un computer in grado di connettere più utenti attraverso la linea telefonica e consentire, così, di scambiarsi le, leggere notizie, chiacchierare, giocare. Per molti sono proprio le BBS i primi esempi di social network.
Ma c’è chi va ancora più indietro nel tempo: secondo Tom Standage, autore del libro I tweet di Cicerone, l’origine dei social sarebbe nell’antica Roma, nel 51 a.C., quando Cicerone divenne proconsole della Cilicia (la Turchia di oggi).
Per riuscire a essere aggiornato su ciò che avveniva a Roma, sfruttò la rete usata dall’élite romana per scambiare informazioni. Le notizie circolavano su rotoli di papiro: lettere e documenti venivano copiati, condivisi, commentati e affissi pubblicamente sulle mura delle città. Proprio come sul “muro” di Facebook!
Dopo la creazione di Facebook, avvenuta nel 2004, sono tantissimi i social che si sono ispirati al modello di Mark Zuckerberg, evoluendolo e modificandolo. Tra i più diffusi oggi ci sono sicuramente Instagram, il cui proprietario è lo stesso Zuckerberg, che permette di seguire persone in tutto il mondo che creano contenuti visivi, come foto e video; molto simile è Snapchat, nato nel 2011, il primo a introdurre il concetto di “stories”, cioè contenuti che spariscono in ventiquattro ore, così come l’uso di filtri; nel 2016, in Cina, è nato il social più amato dalla generazione Z: TikTok! Anche Twitter, che dopo essere stato acquistato da Elon Musk ha cambiato il nome in X, è ancora molto diffuso, nonostante il suo pubblico sia più adulto e rivolto soprattutto al mondo delle notizie. Pinterest è invece il social per chi vuole farsi ispirare dai gusti altrui, VKontakte è il Facebook “russo”, cioè utilizzato principalmente in Russia e nei paesi dell’ex Unione Sovietica, mentre Telegram sta prendendo sempre più campo oggi perché permette non solo di diffondere notizie senza censura, ma anche di eliminare contenuti perennemente senza possibilità di recuperarli. Per questo è molto utilizzato tra i dissidenti di tutto il mondo e in zone di guerra.
I social network come li conosciamo oggi nascono a cavallo tra la fine degli anni Novanta e i primi anni Duemila. Per vederli diffondere a macchia d’olio in Italia si dovrà attendere la fine degli anni Duemila, quando nel nostro paese sbarca Facebook, ma anche quando iniziano a circolare i primi smartphone e, con essi, l’uso delle app. Alcuni social, infatti, non possono nemmeno essere usati dal computer!