
1/12
Le patatine
Nel 1853, il magnate dei trasporti Cornelius
Vanderbilt rimandò indietro più volte le patatine fritte che gli erano state servite in un ristorante di Saratoga Springs, perché troppo spesse e molli. Lo chef George Crum, esasperato, per dispetto tagliò allora alcune sottilissime fette di patata e le gettò nell’olio. La trovata, inaspettatamente, piacque molto. Nacquero così, almeno secondo questo aneddoto leggendario, le patatine.

1/12
Credits: pixabay
Il cellophan
Mentre si trovava in un ristorante, Jacques
Brandenberger, ingegnere tessile svizzero,
notò un cliente che rovesciava del vino sulla
tovaglia. Gli venne voglia di scoprire un modo
per rendere impermeabili i tessuti e provò ad
aggiungerci viscosa liquida, ma divennero
troppo rigidi. La loro superficie però si
spellava in una pellicola di viscosa
trasparente, che nel 1908 chiamò cellophan.

1/12
Credits: pixabay
Il velcro
Nel 1941 l’ingegnere svizzero George de Mestral, mentre camminava sulle Alpi, osservò i piccoli fiori di bardana che si attaccavano ai suoi vestiti e ai peli del suo cane. Li analizzò al
microscopio e decise di riprodurre una chiusura simile.
Ci riuscì mettendo sotto a una
lampada a infrarossi del nylon:
formava uncini resistenti come
quelli dei fiori. La parola Velcro
è un acronimo di velours e
crochet (“asola” e “gancio” in
francese).

1/12
Credits: pixabay
La doppia elica del DNA
James D. Watson e Francis H.C. Crick, dell’Università di Cambridge, nel 1953 ipotizzarono la struttura a doppia elica del Dna (acido desossi-ribonucleico) basandosi
su alcune immagini a raggi X. La struttura del Dna fu disegnata per la prima volta dalla moglie di Crick, la pittrice Odile Speed, ma per costruire il modello esatto in cartone e fil di ferro fu necessario il suggerimento di un chimico che per caso si trovava in laboratorio:
Jerry Donohue. Senza di lui Watson e Crick non avrebbero preso il Nobel per la medicina.

1/12
Credits: pixabay
La penicillina
Lo scienziato Alexander Fleming aveva lasciato per sbaglio la finestra aperta sopra una coltura di batteri Staphylococcus. Al suo ritorno si accorse che una capsula aperta era stata contaminata da una muffa (Penicillum) che stava uccidendo i batteri. Scoprì così, nel 1928, la penicillina, base ancora oggi di tanti antibiotici.

1/12
Credits: pixabay
Il big bang
Gli ufo o i piccioni? Se lo chiesero gli scienziati
Arno Penzias e Robert Wilson (foto) nel 1964:
continuavano a sentire un rumore fastidioso
durante i loro esperimenti con un grande
antennone, che serviva per ricevere i segnali dai satelliti. Lo pulirono bene e lo puntarono in
direzioni diverse, ma quel rumore non sparì. Era la radiazione cosmica di fondo, la prova del Big Bang.

1/12
Credits: pixabay
Forno a microonde
Il microonde
Nel 1945 l’ingegnere Percy L. Spencer notò che
le microonde dal magnetron (usato nei radar)
su cui lavorava avevano sciolto una barretta di
cioccolato che aveva in tasca, scoprendo che
questo tipo di onde potevano scaldare i cibi. Nel
1950 brevettò il forno a microonde (nella foto,
un modello dell’epoca).

1/12
Credits: pixabay
Il cognac
Nel Medioevo i mercanti distillavano il vino per toglierne l’acqua, così occupava meno spazio durante il trasporto. Una volta a destinazione l’acqua tolta veniva reintegrata. Qualcuno, però, si dimenticò di compiere questo
passaggio e nacque il cognac.

1/12
Credits: pixabay
Post-it
Nel 1970, il chimico Spencer Silver lavorava
nei laboratori di ricerca della 3M nel tentativo
di sviluppare una colla potente: gli venne
invece fuori un adesivo non molto appiccicoso,
che rimaneva attaccato ai fogli e gli sembrò
un’invenzione inutile. Fu un suo collega a
scoprirne le potenzialità 4 anni dopo: cantava
nel coro di una chiesa e spalmò la colla di
Spencer sopra ai segnalibri di un libro di canti,
che continuavano a cadere. Non solo
rimanevano attaccati ma si potevano togliere
senza danneggiare le pagine.

1/12
Credits: pixabay
Raggi X
Nel 1895 il fisico tedesco Wilhelm Röntgen (in alto) stava lavorando sui raggi emessi dagli elettroni. Si accorse che un tubo a raggi catodici che aveva in mano illuminava un foglio di carta fotografica (carta ricoperta con sale di platino e bario). Mise allora la mano della moglie tra il tubo e la carta e ne vide le ossa. Le aveva fatto la prima radiografia della storia.

1/12
Credits: pixabay
I cereali in fiocchi
I fiocchi di mais (e poi di avena e di frumento) vennero scoperti per caso dai fratelli Kellogg nel 1898, quando lasciarono a raffreddare per un giorno un po’ di semi di mais cotto. Quando tornarono il mais era diventato raffermo. Tentando di salvarlo appiattendolo con dei rulli, scoprirono che si era trasformato in fiocchi friabili, che poi tostarono... erano nati i corn flakes!