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Grilli e insetti da mangiare: dai dolci alla pasta del futuro

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Grilli e insetti da mangiare: dai dolci alla pasta del futuro

Grilli e insetti da mangiare: il cibo del futuro.

In tutto il mondo, stanno arrivando i grilli e gli insetti... da mangiare. L'Unione Europea ha recentemente avviato il processo di approvazione per includere le proteine ​​degli insetti negli alimenti, mentre gli Stati Uniti e il Canada hanno già dato il via libera all'uso di insetti negli alimenti confezionati. 

Volete un cracker ai grilli?

Secondo uno studio scientifico pubblicato sulla rivista Molecular Biology and Evolution, il cibo dei nostri antenati primitivi, gli insetti appunto, potrebbe ancora essere mangiato e digerito da quasi tutti i primati di oggi, inclusi noi umani. Mareike C Janiak, l'autore dello studio, ha scoperto che quasi tutti i primati viventi hanno ancora versioni funzionanti del gene (CHIA) necessario per produrre un enzima dello stomaco che abbatte gli esoscheletri degli insetti, e quindi li digerisce. Ciò significa che il fattore "bleah!" che suscita l'idea degli insetti da mangiare non ha nulla a che fare con l'alimentazione, la digestione o l'evoluzione della specie.

Proteine

Il sito di Sens, un'azienda che produce barrette dolci agli...insetti, segnala che i grilli rappresentano una fonte alternativa proteica di primaria importanza tanto da essere considerati una risorsa di altissimo potenziale: ad esempio, hanno un contenuto proteico pari al 69% sul peso secco - contro il 32% della bresaola, cibo già di per sé considerato iper-proteico-  sono ricchi di vitamina B12 e di acidi grassi come Omega-3 e Omega-6.

Inoltre hanno un bassissimo impatto ambientale in termini di emissioni di gas serra e di consumo di risorse: per produrre un kg di carne di manzo servono più di 15 mila litri d’acqua, per produrre l’equivalente di grillo ne serve soltanto uno.

Le ricerche e gli innovativi processi di produzione sperimentati di Addento, che produce farina di grilli, dimostrano che nei prossimi anni, non sarà possibile sostenere i consumi crescenti di carne, sia da un punto di vista di sfruttamento di suolo che di risorse.

Biscotti con farina di grilli

Dappertutto, tranne in Europa

Secondo il rapporto dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (1), circa 2 miliardi di persone mangiano regolarmente una o più delle 2000 specie conosciute di insetti commestibili., per esempio in Africa, Asia e America Latina.

E allora gli insetti in Europa non si mangiano? Quando in Europa si diffuse l'agricoltura, gli insetti furono considerati distruttori di raccolti piuttosto che una fonte di cibo. Gli occidentali quindi presero a considerare gli insetti come nemici e a preferire altri cibi. Ma è possibile cambiare ancora la cultura di un intero popolo?

Gli autori di uno studio del 2017 hanno esaminato come le persone reagiscono ai nuovi alimenti, scrive ancora il sito di Sens. Hanno testato tre ingredienti insoliti tra cui gli insetti della farina e hanno concluso che incorporare insoliti alimenti in un prodotto familiare potrebbe contribuire a far valutare gli insetti come un cibo da mangiare normalmente anche in Europa.

Una risorsa, il mare: pasta di alghe.

Nel frattempo in Occidente mangiare insetti è vista ancora come una pazza tendenza alimentare per la maggior parte delle persone. Però i supermercati come Coop in Svizzera a Metro in Germania, iniziano a interessarsi al mercato degli insetti commestibili, dalle barre energetiche fatte di farina di grilli a diversi gusti, cioccolato e arancio o cannella, ai vermicelli in salsa di pomodoro e cracker di grilli.

«Crediamo che il mercato sia pronto per gli insetti, lo vediamo non solo tra i consumatori con le barrette SENS, ma anche quando vendiamo la farina di grilli. Il 2018 è l'anno degli insetti!" aveva affermato Radek Husek,  co-fondatore di Sens. Una carne gustosa, nutrizionalmente ricca e facile da produrre è un'opportunità che non dovremmo perdere».

Barretta di grilli al gusto di cannella.

Mangiare insetti fa bene all'ambiente

  • Meno mangime. I grilli hanno bisogno di 12 volte meno mangimi dei bovini e metà dell'alimentazione dei maiali e dei polli da carne.
  • Meno acqua: 30000 l contro 15 litri per produrre 40 kg di carne
  • Meno gas serra. Un kg di carne ha un impatto sui gas serra simile a quello prodotto da un'auto in 250 km. È come guidare da Venezia a Milano ... e poi percorrere altri 50 chilometri intorno alla città.