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Chi ha inventato l’aria condizionata?

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Chi ha inventato l’aria condizionata?
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D'estate ci affidiamo a lei per sfuggire al caldo torrido, anche se è meglio non abusarne sia per la nostra salute che per quella del pianeta. Ma chi ha inventato l'aria condizionata?

La sua invenzione non sarà stata determinante per le sorti dell'umanità come quella della ruota o del computer, ma nelle giornate più calde l'aria condizionata rimane uno dei prodotti del progresso più apprezzati dalle masse boccheggianti per la grande afa estiva.

Ma come è nata? Chi fu il primo a ideare un marchingegno in grado di donarci tanta frescura?

L'antenato

I primi tentativi di refrigerare l'aria di un ambiente risalgono addirittura al XIX secolo, quando un certo John Gorrie, di professione medico, tentava di alleviare le sofferenze dei malati di malaria. Per farlo aveva installato un rudimentale strumento che, soffiando addosso ad alcuni contenitori di ghiaccio appesi sul soffitto, rinfrescava l'aria della stanza. Successivamente, nel 1851, il dottore americano migliorò la sua "creatura" realizzando un vero e proprio macchinario refrigeratore a gas.

Quella però era un'epoca d'inventori e dunque furono in molti a riprendere l'idea di Gorrie per costruire una macchina capace di raffreddare l'aria a comando.

La storia dell'aria condizionata

La corsa per realizzare un'efficiente strumento per rinfrescare gli ambienti fu vinta dall'eccentrico Willis Carrier.

Egli era un'ingegnere in una fabbrica d'impianti industriali ma era costantemente interessato da tutto ciò che lo circondava. Secondo la testimonianza dell'adorata figlioccia Edna M. Littlehales (Edna era figlia di un amico dell'inventore, ma quando l'uomo morì, fu proprio Carrier a crescere la piccola)  lo "zio Willis" dedicava la maggior parte del suo tempo a fare esperimenti ed osservazioni scientifiche.

Proprio in seguito ai suoi studi sull'umidità dell'aria Carrier cominciò a lavorare ad un sistema per combattere il caldo negli ambienti chiusi. Da giovane si era infatti reso conto dell'importanza di mantenere freschi alcuni spazi quando, lavorando con una stampante a colori, si era accorto che il calore alterava la qualità delle fotografie.

La sua trovata fu quella di mettere a punto un apparecchio dotato di due batterie di tubi: la prima batteria conteneva acqua fredda, l'altra era percorsa da acqua refrigerata dall'evaporazione di ammoniaca. L'invenzione di Carrier prevedeva un circolo continuo dei vari liquidi e quindi l'aria veniva seccata - cioè privata di umidità - e raffreddata anche per lunghi periodi di tempo. Era la prima aria condizionata!

Il nome

Il termine "aria condizionata" (in inglese air-conditioning) però non era di Willis Carrier. A coniarlo fu un altro ingegnere americano, Stuart Warren Cramer, che ne parlò nel 1906, proprio l'anno in cui il nostro Carrier brevettò la sua idea.

Condizionatori OK, ma con parsiominia

Grazie all'invenzione di Carrier (che nel 1915 fondò una vera compagnia per la produzione dei suoi condizionatori) oggi l'aria condizionata ci permette di lavorare e studiare in spazi chiusi senza dover grondare sudore, ma questo non significa che dobbiamo abusarne.

Recenti studi infatti hanno dimostrato come le emissioni prodotte dagli impianti dei condizionatori siano dannose per l'ambiente. Pertanto, nonostante i nuovi modelli abbiano già ridotto il proprio impatto ambientale, sarebbe meglio accendere l'aria condizionatore solo quando il caldo è davvero insopportabile.

Altrimenti, per avere un po' di fresco oggi, rischiamo di trovarci un pianeta più caldo domani!

 

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