La pila è stato il primo generatore artificiale di elettricità. Volta è nato a Como il 18 febbraio del 1745 e l a scienza lo ricorda per i suoi studi sull'elettricità che lo condussero, alla fine del 1799 , alla creazione della prima pila elettrica.
Pochi mesi dopo, precisamente il 20 marzo del 1800, Alessandro Volta annunciò al mondo la sua invenzione scrivendo una lettera al presidente della Royal Society (in pratica è l'accademia inglese delle scienze). Il successo fu immediato.
La pila di Volta funziona grazie a delle reazioni chimiche. Era completamente diversa dalle pratiche ed efficienti pile moderne, infatti era una colonna composta da una serie di dischetti di zinco, feltro imbevuto di acqua salata e rame impilati l'uno sull'altro (foto sopra). Collegando un filo elettrico alle due estremità, si poteva prelevare l'elettricità generata dalla reazione chimica.
Senza la pila la nostra vita sarebbe molto più scomoda perché, per esempio, non avremmo il telefono cellulare né il telecomando della tv. Non potremmo usare il tablet lontano da una presa di corrente, il gamepad dell'Xbox o il Motion Plus della Wii avrebbero per forza gli scomodi fili di collegamento alla console. Le auto partirebbero solo a spinta (o ruotando la manovella, come nei modelli antichi) e molto altro.
Insomma il signor Volta, oltre che un genio, è stato anche un inventore molto utile!
Nei suoi primi esperimenti sulla pila Volta usò dei bicchieri da vino riempiti di acqua salata o di salamoia (acqua acidula).
L'unità di misura della corrente elettrica (precisamente del potenziale) è chiamata Volt in tutto il mondo, in onore di Alessandro Volta.
Alessandro Volta è noto in tutto il mondo per l'invenzione della pila. Ma è anche lo scopritore del gas metano (che lui chiamò "aria infiammabile di palude", visto che studiò quel gas proprio in una palude).