Il professore Osaki della facoltà di Medicina di Nara (una città a sud del Giappone), si reputa un pessimo violinista, ma è sicuramente un virtuoso per estrarre i fili dalle tele dei ragni e usarli in modo innovativo. Infatti, è riuscito a ottenere una seta sufficientemente omogenea e resistente per farne... delle corde di violino!
Le primi analisi dei suoni creati dai violini che montano queste corde dicono che il suono è più dolce e più profondo rispetto a quello delle corde tradizionali (solitamente fatte di materiali naturali di altro tipo o metallici).
Molti violinisti professionisti sono incuriositi da questa scoperta e hanno deciso di provare questo prodigio della natura... E' forse nato il nuovo "Stradiragnus Cremonensis"? E un gioco di parole con Stradivarius, il nome del più grande costruttore di violini del mondo, Antonio Stradivari, nato a Cremona nel 1644.
Da millenni, la seta del ragno è nota per la sua resistenza (chiedete all'Uomo Ragno), ma poco usata causa della sua difficile reperibilità: il ragno non è addomesticabile ed è certamente poco disposto a lavorare con l'essere umano.
In un' intervista al quotidiano Japan Times, Il professor Osaki ha dichiarato che, dopo 35 anni di ricerche e sperimentazioni, ora riesce a comunicare e "convincere" gli aracnidi a produrre fili più lunghi semplicemente dando loro leggerissimi colpetti con un ramoscello!