Il fisico italiano Federico Faggin è l'inventore considerato il padre dei moderni computer. Infatti, nel 1971 inventò l'Intel 4004, il primo microprocessore al mondo. Grazie alla sua idea i computer hanno preso le forme e la capacità che tutti conosciamo. E nel tempo si sono trasformati in tablet, in console per i videogiochi, in smartphone e in un sacco di altre cose digitali che usiamo tutti i giorni.
Ma qual è il futuro digitale che ci aspetta? Quali i segreti e le meraviglie dietro l'angolo? Lo abbiamo chiesto ad Andrea Toigo di Intel, la società americana che ha lanciato il primo microprocessore inventato da Faggin e che ancora oggi, più di 40 anni dopo, è ai vertici della tecnologia digitale. Ecco che cosa ci ha raccontato.
Un microprocessore di oggi quanto è più potente di quello di dieci anni fa: perché?
Ogni anno Intel produce microprocessori con una potenza di calcolo sempre maggiore e componenti sempre più piccoli. La miniaturizzazione, insieme ad altri miglioramenti, contribuisce ad aumentare le prestazioni del microprocessore. Oggi siamo in grado di produrre a dimensioni molto ridotte. In dieci anni siamo passati da un processo produttivo a 65 nanometri (nm, milionesimi di metro) a uno a 14 nm: una dimensione davvero piccola inferiore al diametro del virus dell’influenza!
In termini di prestazioni, nello stesso lasso di tempo, abbiamo quasi raddoppiato la velocità (la frequenza) dei nostri microprocessori, e anche l’efficienza energetica migliora di anno in anno perché consumano di meno. L’ultima generazione di processori Intel Core ha un’efficienza di ben 10 volte superiore rispetto alla prima generazione, introdotta dieci anni fa.
L’aumento di potenza dei microprocessori continuerà alla stessa velocità o sta rallentando?
Negli ultimi 20 anni in molti hanno predetto la fine dell’evoluzione dei microprocessori. Ma in questi anni abbiamo sempre continuato ad offrire prodotti sempre più potenti ad un ritmo piuttosto rapido. È bene precisare che l’evoluzione dei processori non determina soltanto la velocità delle operazioni che facciamo al pc, o quante attività alla volta possiamo fare. Nuovi processori consentono nuove esperienze, ad esempio la costruzione di computer con caratteristiche nuove: pc portatili ultra-sottili, computer 2 in 1 (cioè sia tablet che notebook), mini-computer, pc pronti per supportare la realtà virtuale. Ma non solo pc! La tecnologia del computing può essere applicata a qualsiasi oggetto e in ogni settore, dagli orologi smart alle automobili a guida autonoma, dagli occhiali intelligenti ai distributori automatici.
Qual è il futuro della tecnologia mobile?
Oggi le persone sono connesse fra di loro e alla Rete attraverso dispositivi mobili come smartphone, tablet, pc. Secondo gli analisti, l’evoluzione tecnologica che Intel e altri leader del settore stanno sostenendo, porterà entro il 2020 ad avere nel mondo più di 50 miliardi di dispositivi e oggetti connessi l’un l’altro e alla Rete. Non solo smartphone e pc, ma tutti i luoghi e gli oggetti anche d’uso quotidiano saranno connessi. Siamo alla soglia di una rivoluzione tecnologica. Stiamo per entrare in un mondo realmente connesso, in cui tutti gli oggetti e i luoghi potranno essere intelligenti e comunicare informazioni (ciò che viene chiamato l'Internet delle Cose). Il dispositivo mobile più connesso che possederete fra 5 anni, probabilmente non sarà uno smartphone, ma l’automobile!