Il troll compare spesso nei libri fantasy, insieme a elfi, orchi e folletti ed è un personaggio a volte simpatico, altre cattivello.
Oggi il termine troll è anche usato per definire chi disturba sul web.
Ecco quello che c'è da sapere su questo strano essere.
Da dove ha origine?
La figura del troll nasce nella mitologia scandinava: era un mostruoso abitante dei boschi. Secondo la tradizione era peloso, rozzo, con un grande naso, una coda e quattro dita per mano e per piede.
Ma il folklore racconta di due tipi di troll: uno gigantesco e cattivo (quasi come un orco); un altro di dimensioni umane e dal comportamento benevolo.
Nella letteratura e nei film
Anche nei romanzi e nei film il carattere dei troll può essere cattivo o buono a seconda della trama.
Ne "Il Signore degli anelli" di J. R. R. Tolkien è descritto come una creatura malvagia che distrugge villaggi e rapisce gli esseri umani.
In "Harry Potter e la pietra filosofale" il troll ci appare sì come una creatura enorme e pericolosa ma soprattutto stupida.
Ben diversi sono invece i troll che compaiono nel cartoon "Frozen", non solo sono simpatici, ma anche indispensabili a salvare la principessa Anna dal congelamento.
A quest'ultimo filone appartiene anche il film "Trolls" del 2016, dove questi esseri dai lunghi capelli colorati sono buffi e simpatici.
Sui social
Oggi la parola troll è usata anche per indicare una persona che si comporta in modo provocatorio sul web. Questi troll agiscono nei forum, nelle chat e nei social disturbando gli altri utenti: rispondono ai post con insulti, messaggi irritanti o informazioni false. Chi vuole "trollare" spesso non ha un obiettivo preciso ma si diverte a far arrabbiare gli altri.