Mappa con le meraviglie del mondo
Una mappa può guidarci attraverso terre ignote, condurci a un tesoro, orientarci nella giusta direzione se ci siamo persi, oppure semplicemente mostrarci come è fatto il mondo. Oggi grazie ai satelliti basta guardare il cellulare per sapere esattamente dove siamo e quale strada dobbiamo percorrere. Comodo, ma volete mettere il fascino di una mappa medievale scarabocchiata su carta pergamena, con strade che si biforcano attraverso foreste popolate da unicorni? Come la Mappa di Hereford, la più grande mappa medievale conosciuta fino ad ora. Dipinta fra il 1276 e il 1283 in Inghilterra da Richard di Haldingham rappresenta il mondo seguendo credenze mitologiche e bibliche più che geografiche. Al centro c’è Gerusalemme e il mondo è circondato dal giardino dell’Eden.
Eppure già ai tempi degli antichi Greci e Romani ci sono stati geografi che hanno rappresentato le terre allora conosciute in modo abbastanza preciso. Come facevano? Studiando la posizione delle stelle e ascoltando i resoconti dei viaggiatori. Uno dei più importanti studiosi dell’antichità fu Tolomeo (II secolo) che già considerava la Terra sferica e inventò il sistema di latitudine e longitudine per conoscere la posizione sul globo. Tanto che il suo modello di mappa fu usato da Cristoforo Colombo nel viaggio verso le Indie (in realtà arrivò ai Caraibi, ma Tolomeo non poteva sapere dell’esistenza dell’America!!).
Sarà nel 1507 che il tedesco Martin Waldseemuller disegnerà una mappa che riprende le conoscenze di Tolomeo ma con in aggiunta l’America e con le ultime scoperte riguardanti i profili costieri dell’Africa e dell’India. Da notare che nella parte superiore della mappa compaiono due personaggi: Tolomeo e Amerigo Vespucci.
Ma mappe perfette non esistono neppure oggi. Infatti è impossibile riprodurre senza deformazioni la sfericità della Terra su una superficie piana. La maggior parte delle carine (anche Google Maps) si basa sul sistema inventato nel 1569 dal cartografo fiammingo Gerhard Kremer (Mercatore) che ingrandisce le regioni polari a scapito di quelle all’Equatore, così Europa, Usa e Groenlandia sembrano più grandi che nella realtà.
Un mappa fedele alle dimensioni dei continenti è quella di Arno Peters del 1973, ma le forme risultano troppo allungate.
Ma le mappe non raccontano solo la geografia, ma possono raccontarci storie, proprio come un libro. E per alcuni libri le mappe sono proprio parte integrante del racconto. Come la Mappa dell’Isola del tesoro, un classico della letteratura per l’infanzia, scritto da Robert Louis Stevenson nel 1883.
Oppure la mappa delle Terre di Mezzo che rappresenta il mondo fantasy raccontato ne Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien.
Infine non possiamo non ricordare che esistono anche le mappe non geografiche, come le famose mappe mentali di cui avrete sentito parlare a scuola e che aiutano a destreggiarsi in argomenti di studio, oppure cartine che sono rappresentazioni grafiche, come per esempio quelle dei mezzi pubblici. La più famosa è la mappa della metropolitana di Londra realizzata da Harry Beck nel 1931.
This post was last modified on 15 settembre 2023 23:20
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