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La musica aiuta a capire la matematica e la geometria

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La musica  aiuta a capire la matematica e la geometria
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Fate i compiti ascoltando la musica? Bè, non è del tutto sbagliato, perché uno studio dice che l' aritmetica e la geometria potranno essere studiati attraverso la musica e la danza. Vi sembra strano? Invece no. Ve lo spieghiamo qui.

Da oggi in poi guai a chi dice che studiare la matematica e la geometria è noioso. Che la matematica e la musica avessero un legame lo aveva intuito un antico pensatore greco, Pitagora (VI secolo a.C.) che noi conosciamo per essere l’autore, tra le altre cose, della scala pitagorica, cioè di una scala musicale costruita sui rapporti tra la lunghezza di una corda e l'altezza della nota che si percepisce quando la corda viene pizzicata: ciò esprime l'esistenza di una relazione tra numeri razionali e intervalli musicali.

ARTE E MUSICA PER MEMORIZZARE

D'ora in poi sarà possibile applicare la musica, l'arte e la danza all'apprendimento della matematica e della geometria, grazie a un metodo di insegnamento multisensoriale che fa capo al progetto europeo weDraw.

Si tratta di un progetto coordinato dall’IIT-Istituto Italiano di Tecnologia di Genova e coordinato dalla neuropsicologa Monica Gori e racchiude una serie di attività che sfruttano le modalità sensoriali come musica, arte e pittura, per rendere più divertente l'apprendimento di queste materie spesso difficili da affrontare.C'è di più, le tecnologie elaborate nel progetto permettono di facilitare l'apprendimento anche agli studenti con disabilità, come quella visiva. Iniziato nel 2017, il progetto WeDraw è stato sviluppato e testato per due anni, su bambini dai sei ai 10 anni, per identificare le modalità sensoriali più adatte per quest'età.

SOTTO FORMA DI GIOCO

Frazioni, angoli e piano cartesiano saranno spiegati attraverso dei giochi, uno di questi è chiamato RobotAngle ed è dedicato agli angoli e attraverso un'app potrà essere utilizzato con una lavagna interattiva.Gli altri tre giochi sono: Cartesian Garden, dedicato alle caratteristiche del piano cartesiano, Spaceshape, dedicato agli oggetti bidimensionali e tridimensionali e alla loro rotazione in uno spazio virtuale; un quarto gioco è dedicato alle frazioni.

Fra gli altri partner del progetto: InfoMusLab dell'Università di Genova, Istituto David Chiossone, i britannici University College di Londra e Learn TPM, Trinity College di Dublino, il greco Vision Business Consultant e il francese Ignition Factory.

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