Un nano con un anello misterioso. No, non stiamo parlando di un nuovo episodio della saga del Signore degli Anelli, ma di un corpo celeste un po’ particolare.
Anche il suo nome è bizzarro: 50000 Quaoar e si trova ai confini del nostro Sistema solare, cioè oltre l’orbita di Nettuno (l'ultimo pianeta del Sistema solare).
Si tratta di un pianeta nano, cioè uno di quei corpi celesti troppo piccoli per essere pianeti, ma troppo grandi per essere asteroidi. Ce ne sono parecchi in questa zona lontana dal Sole chiamata fascia di Kuiper. Tra questi il nanetto più famoso è Plutone.
Quaoar però è persino più piccolo di Plutone, ha un diametro di circa 1.110 chilometri. Ma ha comunque una sua luna: Quaoar I Weywot, che ha un raggio di circa 80 chilometri (proprio piccolina!)
La scoperta di questo pianeta risale al 2002, ma la novità che sta facendo discutere ora gli astronomi riguarda l'anello di detriti che lo circonda, un anello, per intenderci, simile a quello di Saturno. Ma qui c’è un mistero: l’anello si trova in una strana posizione. Cioè è molto più distante dal pianeta rispetto a tutti gli altri anelli conosciuti finora (questa distanza si chiama limite di Roche). L'anello di 50000 Quaoar si trova infatti a 4.100 chilometri dal centro del pianeta nano, mentre il limite di Roche per Quaoar è 1.780 chilometri.
"La nozione classica che gli anelli densi sopravvivono solo all'interno del limite di Roche di un corpo planetario deve essere completamente rivista" afferma Giovanni Bruno dell' Osservatorio astrofisico INAF di Catania, Italia. Ma secondo gli scienziati l'anello non durerà, presto si condenserà a formare un'altra piccola luna.
L’anello è stato scoperto attraverso osservazioni, avvenute tra il 2018 e il 2021, condotte con il Gran Telescopio Canarias (Gtc) sull’Isola di La Palma, alle Canarie, insieme ad altri telescopi terrestri e con il contributo del telescopio spaziale Cheops. E' così piccolo e così lontano che non è possibile vederlo direttamente, per questo si usa un metodo indiretto. Analizzando le immagini, gli astronomi hanno notato un certo numero di occultazioni di stelle lontane da parte di Quaoar. Durante l’evento di occultazione la stella sullo sfondo viene nascosta per un breve periodo di tempo, e il modo in cui avviene la diminuzione di luce fornisce informazioni sulle dimensioni e sulla forma dell’oggetto occultante e da qui si è individuata la presenza di un anello.
Tutti noi conosciamo l'anello di Saturno, ma tra i pianeti del nostro Sistema solare bisogna ricordare che anche Urano ha un suo anello, anche se molto sottile e poco visibile. Ma tra i pianeti nani? Anche qui non mancano gli anelli, oltre a Quaoar ne sono stati individuati altri due: attorno a Chariklo e Haumea.
Gli anelli che circondano i pianeti non sono altro che frammenti di rocce ghiacciate di varie dimensioni.