Una distrazione rovinosa: lo scorso 31 gennaio un camionista peruviano, ignorando i cartelli di divieto, è entrato con il suo enorme camion per 100 metri all'interno del sito di Nazca, nel Perù meridionale. Risultato: con le enormi ruote del suo camion ha danneggiato in modo grave alcuni dei millenari disegni. L'uomo, che si chiama Jainer Jesus Flores Vigo, è stato arrestato ma ormai il danno era fatto.
A prima vista il sito patrimonio dell'umanità di Nazca, in Perù, non è nulla di speciale: una piatta distesa di sassi e sabbia con le montagne all'orizzonte. Ma basta sollevarsi di qualche metro sul livello del suolo per restare a bocca aperta e scoprire enormi disegni di animali e linee geometriche tracciate sulla sabbia. Sono stati tracciati dall'antica civiltà Nazca, che ha abitato quelle regioni del Perù tra il I secolo a.C e il VI secolo, ossia da ben prima dell'arrivo di Cristoforo Colombo in America.
Le linee di Nazca formano più 800 disegni, fatti da più di 13mila linee tracciate sulla terra a racchiudere il contorno di animali lunghi decine e, a volte, centinaia di metri (come la lucertola, lunga ben 180 metri).
Questi disegni sono dei “geoglifi”, ossia delle linee tracciate a terra, lunghe anche vari chilometri, a formare figure geometriche e disegni di una perfeziona inaudita e certamente fuori da qualunque standard dell'epoca.
Pensate, focusini: sono disegni che rappresentano figure astratte, vegetali e animali presenti nella zona (lucertole, colibri, alligatore e perfino una balena!). E sono stati fatti con una precisione che toglie il fiato ancora oggi, a millenni di distanza da quando sono stati realizzati.
Il metodo usato per calcolare e tracciare quelle linee non si conosce con certezza: forse, i nazca, hanno prima disegnato un modellino in scala. Quello su cui tutti gli studiosi concordano è che quel popolo conosceva molto bene la geometria!
Subito dopo essere state tracciate le linee erano ben visibili, perché di colore giallo brillante: il colore, cioè, che emerge dalla sabbia del deserto quando viene calpestata. Oggi appaiono di un grigio sbiadito. Il fatto che si siano conservate perfettamente per più di 14 secoli dipende dal fatto che il deserto di Nazca è una delle zone più aride del pianeta: lì non piove praticamente mai e non c'è vento.
Guarda il video del disastro provocato dal distratto camionista peruviano
(fonte: repubblica.it)