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L’epoca d’oro dei pirati durò 100 anni, dal 1620 al 1720 circa. Ma i tesori non sono solo nascosti su isole sperdute...

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Se pensate che quello del pirata sia un mestiere solo da uomini vi sbagliate di grosso. Nel V secolo, pur di non sposarsi, Alvilda, glia del sovrano scandinavo Synardus, si imbarcò e diventò capitano di una nave pirata che incrociava nel Mar Baltico. Secoli dopo fecero più o meno la stessa scelta le britanniche Mary Read, Charlotte de Berry e anche l’irlandese Anne Bonny che, tra il XVII e il XVIII secolo e vestite da uomo, furono delle spietate piratesse. Ma non basta: nel Mar della Cina, nel XIX secolo, la regina dei pirati Ching Shih comandava la bellezza di 80mila uomini, che navigavano al suo servizio su quasi 2.000 navi.

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Uno dei più importanti tesori di sempre: la maschera d’oro di re Agamennone, custodita da ne Ottocento nel Museo archeologico nazionale di Atene, in Grecia. A trovarla fu l’archeologo tedesco Heinrich Schliemann, probabilmente il "cacciatore di tesori" più importante della storia.

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segreti dei moderni cacciatori di tesori? Almeno tre: un libro di storia, buone scarpe e... un metal detector (nella foto). Questo strumento un po’ strano serve a rilevare la presenza di qualsiasi tipo di metallo sepolto entro un metro di profondità: che sia piombo, alluminio, oro o argento, a ogni possibile tesoro che rileva il metal detector emette un sonoro “bip”. È così che un paio di anni fa, il tredicenne Luca Malaschnittschenko ha ritrovato, sull’isola tedesca di Ruegen, un tesoro vichingo: gioielli d’oro, 600 monete d’argento e un martello di Thor di oltre mille anni fa. Che fortuna!

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Una piccola parte del tesoro del grande re danese Harald Bluetooth (958- 986 circa) ritrovato da Luca Malaschnittschenko

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Nel corso di un rituale sulle rive del lago Guatavita (Colombia), il re delle tribù dei Chibcha, nudo, veniva spalmato di resina e poi ricoperto di polvere d’oro. L’El Dorado (cioè “il dorato”), come
lo ribattezzarono i conquistatori spagnoli nel Cinquecento, si immergeva nel lago mentre i sudditi gettavano nell’acqua oggetti d’oro. Gli avidi europei corsero a rubare l’oro dei Chibcha ma, non trovando quanto si aspettavano, si convinsero che provenisse da una mitica e mai trovata città d’oro: Eldorado

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Secondo la leggenda duca d’Este Ercole I (1431- 1505) fece nascondere un tesoro all’interno di una delle 8.500 piccole piramidi di marmo che decorano la facciata di casa sua, il famoso Palazzo dei Diamanti a Ferrara (nella foto). Poi tagliò la lingua e cavò gli occhi al povero capomastro, l’unico, oltre a lui, a conoscere la posizione della gemma.