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Sulla macchina del tempo | Focus Junior intervista Carlo Magno

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Sulla macchina del tempo | Focus Junior intervista Carlo Magno

Scopriamo la storia e le imprese di Carlo Magno. Con la macchina del tempo di Focus Junior siamo tornati indietro nei secoli per intervistare uno dei più importanti imperatori dell'antica Europa e fondatore del Sacro Romano Impero: Carlo Magno.

Carlo Magno è stato uno dei più importanti imperatori dell'antica Europa e alla pari solo con Augusto, nell'antica Roma. A scuola ne studiamo le gesta eroiche e la letteratura di tutti i Paesi del continente ha tramandato storie e poemi sulla sua figura.

Pensate: gli studenti svizzeri del canton Grigioni credono addirittura che Carlo Magno sia un santo.

Visse dal 768 all'814. Un personaggio così importante non passa certo inosservato. E così, per farvelo conoscere meglio, cari focusini, e per raccontarvi la sua ricchissima storia abbiamo deciso di fare un salto nel passato con la macchina del tempo di Focus Junior, per ascoltarla direttamente dalla voce dell'imperatore Carlo Magno, il primo re della dinastia dei Carolingi.

Qualche secondo di concentrazione et voilà, eccoci nell'anno 812 alla Corte di Acquisgrana, città tedesca vicino al confine con il Belgio. In lingua tedesca si chiama Aaachen.

 

Carlo Magno
Busto di Carlo Magno
Credits: Shutterstock

Sua eccellenza imperatore Carlo Magno, ci racconti qualcosa di sé.
«Beh, sono nato nel 742. Mio padre era Pipino il Breve , primo fra i re della dinastia Carolingia, quella dei regnanti della nostra famiglia. Quando morì, divise il suo regno fra me e mio fratello Carlomanno . Io ebbi in eredità l’Austrasia, La Neustria e L’Aquitania . Nella vostra epoca credo si chiamino Germania e Francia (di quest’ultima ebbi però solo la parte settentrionale). A mio fratello Carlomanno spettò invece la zona che ai tempi vostri corrisponde alla Francia Centro-meridionale. E poi, se mi consente sono altissimo, ben 184 cm (un'enormità per i miei tempi) e pure bello».

Lei e suo fratello andavate d’accordo?
«Per niente. Litigavamo sempre. Fu anche per questo che nostra madre Bertrada , nel tentativo di rendere più solide le basi del nostro regno cercò alleanze con altri popoli e a entrambi combinò il matrimonio. Io sposai Desiderata e lui Gesberga, tutte e due figlie del re dei Longobardi . Forse, però, voi conoscete la mia ex moglie con un altro nome».

Sì certo, la conosciamo come Ermengarda. Alessandro Manzoni ci tramandò la sua memoria con questo nome nel suo celebre poema, "Adelchi". Il matrimonio non durò molto, vero?
«Il matrimonio durò pochissimo. Con Desiderata, cioè, con Ermengarda, non riuscivamo ad avere figli e così la ripudiai . Comunque non fu la mia unica moglie ne ebbi altre».

Davvero?
« Certo! E da loro ebbi tanti figli, femmine e maschi. Purtroppo molti di loro
morirono e qualcuno anche in battaglia al mio fianco».

 

L'imperatore che fece l'impresa

A proposito di imprese, ci raccontare i fatti più importanti del suo periodo di regno?
«Vi devo fare un riassunto perché sono moltissimi: modestamente, sono stato l’imperatore più importante della storia d’Europa! Cercherò di essere breve. Dunque: quando mio fratello Carlomanno morì, molto giovane, io restai l’unico sovrano del regno dei Franchi . In quegli anni morì anche il papa, Stefano IV. Ora, noi, come famiglia, siamo stati dei grandi sostenitori della Chiesa e la Chiesa ci sosteneva. Io sono molto cattolico, e ho anche fondato diversi conventi. Tuttavia questa alleanza faceva paura a molti: quando morì papa Stefano IV, il re dei Longobardi, Desiderio, cercò di evitare che la nostra alleanza continuasse con il nuovo papa, Adriano I. Per questo mandò da lui degli ambasciatori. Tuttavia le trattative andarono male e Desiderio e il papa litigarono per questioni politiche. Io cercai di mettere pace, offrii anche molti doni a Desiderio, ma lui non ne volle sapere. A questo punto, gli dichiarai guerra e invasi il suo territorio, cioè l’Italia ».

Ritratto dell'Imperatore Carlo Magno
Credits: Ipa-agency

Casa nostra, quindi.
«Certo! Fui re d’Italia per sette anni, dal 774 al 781».

Però, non tutte le sue imprese andarono bene o furono ricche di gloria. Ci vuole parlare della guerra contro i Sassoni?
«Quella fu veramente dura. I Sassoni non si sono arresi facilmente e il loro capo, Vitichindo, era un uomo molto combattivo».

Ma perché dichiarò guerra al popolo Sassone che viveva nella vostra stessa terra, la Germania?
«Loro vivevano al di là del Reno, a nord-est dell’Austrasia. Li aggredimmo perché non erano cattolici, erano pagani e pericolosi per noi, perché con la loro religione diversa scalfivano l’unità del nostro regno. E un regno, per essere forte, deve essere unito. Così, li costringemmo a convertirsi alla nostra religione, con la violenza. Chi non si battezzava, veniva ucciso. Alla fine persino Vitichindo accettò il battesimo: così, vincemmo ancora una volta».

 

Statua di Carlo Magno a Parigi
Credits: Shutterstock

In Spagna andò diversamente.
«Ehm, in Spagna mi andò malissimo! Sulle prime facemmo molte conquiste ma, al ritorno verso l'Aquitania, le popolazioni dei Paesi Baschi ci assalirono e subimmo molte perdite. Nella piana di Roncisvalle morirono molti dei nostri guerrieri più valorosi… Avete mai sentito parlare di Orlando? ».

Certo, lo conosciamo bene: fu uno dei protagonisti più importanti della letteratura medioevale. Secondo Ludovico Ariosto divenne perfino... furioso!
«Orlando era uno dei miei migliori guerrieri. Nonostante il suo valore, però, in Spagna non riuscimmo a fare molte conquiste: solo una marca».

Scusi, cos’è una marca?
«Lo spiego subito: il nostro territorio era suddiviso in zone chiamate contee e governate da conti . Per migliorare il nostro sistema di difesa, nelle zone di confine le contee vennero riunite in “gruppi”: ogni “gruppo” formato da diverse contee si chiamava “marca” ed era retta da un marchese. L’operato di conti e marchesi veniva controllato da ispettori dell’impero, che chiamammo “missi dominici” che, oltre alla funzione di controllo, avevano tanti altri compiti. Quando conti e marchesi non facevano il loro dovere i missi avvertivano l’imperatore, cioè me».

Carlo Magno
Carlo Magno venne incoronato da Papa Leone III il 25 dicembre dell'800 d.C.
Credits: Shutterstock

Imperatore Carlo Magno, quando fu incoronato imperatore?
«La notte di Natale dell’800 papa Leone III mi incoronò imperatore. Per me fu un po’ una sorpresa, nel senso che sapevo che prima o poi sarebbe successo, ma non mi aspettavo l’incoronazione proprio quella sera speciale».

Infatti, la storia la ricorda come il primo imperatore del Sacro Romano Impero. E ora le cose come vanno?
«Non benissimo, per la verità… In Europa ho conquistato tutto quello che si poteva conquistare e poi mi sono dovuto fermare . Il fatto è che senza nuove conquiste l’Impero si sfalda e, adesso come adesso, è afflitto dalla miseria e dalla povertà . Io vivo qui, a corte, dove ho fondato anche una scuola riservata ai figli dei nobili, la Schola Palatina. Purtroppo non ho studiato molto e ho imparato un poco a leggere e scrivere solo in vecchiaia. Pensi che da giovane, per poter firmare i documenti imperiali mi sono dovuto far costruire un normografo. È d’oro però, eh!».

Acquisgrana
Veduta di Acquisgrana (Aachen in tedesco)
Credits: Shutterstock

Lo sappiamo, il normografo è una guida che permette di scrivere seguendo, con la penna, un tracciato inciso su un supporto. Bene, caro imperatore Carlo Magno, ci siamo detti le cose più importanti, la ringraziamo e la salutiamo!

Con un salto di più di mille anni, grazie alla nostra macchina del tempo  torniamo al presente e, prima di salutarvi, cari focusini, vi ricordiamo che  la storia di Carlo Magno non si esaurisce qui. L'imperatore carolingio fece moltissime altre imprese. 

Carlo Magno morì ad Acquisgrana , in Germania, il 28 gennaio dell’anno 814.  L’impero passò all’unico figlio che gli sopravvisse, Ludovico il Pio.

Vola con la macchina del tempo di Focus Junior.
Leggi l'intervista a Marco Polo!

 

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