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Le sorelle Andra e Tatiana Bucci con il cugino Sergio De Simone, deportato insieme a loro. Sergio scomparve nei laboratori nazisti.

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Al centro della foto, il Dottor morte, Joseph Mengele. AI lati due comandanti di Auschwitz, Richard Baer (Sx) e Rudolph Höss (Dx, organizzatore di primi metodi di sterminio del campo.

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All'arrivo in stazione, bambini e adulti venivano separati. Chi non era abile al lavora veniva subito mandato a morie. Qualcuno, come le sorelle Bucci, veniva selezionato per fungere da cavia in abominevoli esperimenti. Fortunatamente Andra e Tata vennero liberate prima di poter subire questo terribile destino.

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All'ingresso del campo campeggiava la beffarda scritta "Arbeit macht frei", il lavoro rende liberi.

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Il complesso di Auschwitz era diviso in tre campi principali: Auschwitz I, dove i prigionieri vivevano e dormivano, Auschwitz-Birkenau, dove si trovavano le camere a gas, e Auschwitz Monowitz, dove i prigionieri lavoravano fino allo stremo nell'industria di gomma sintetica della I.G. Farben

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I prigionieri dovevano dormire ammassati in camerate fredde e troppo piccole. Riposare su assi di legno o materassi sottili infestati dalle pulci era pressoché impossibile

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Ad Auschwitz vennero deportati circa 230.000 bambini. Poco meno di 700 sopravvissero e tra gli ebrei italiani, solamente 50 bambini poterono ritornare a casa

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I prigionieri avevano solo una divisa a righe per proteggersi dal rigido inverno polacco. A distinguere tutti quei fantasmi rasati c'era solo un numero, tatuato sul braccio. I nomi, ad Auschwitz, non esistevano più.