“Blue Jeans” deriva dal francese “bleu de Genes”, ossia “blu di Genova”.
Non è che a Genova, secoli fa, facessero già i blue jeans come li conosciamo oggi.
Innanzitutto il tessuto usato nel XV secolo per le merci era il fustagno, fabbricato nelle città di Chieri, in provincia di Torino, e in quella francese di Nimes, e veniva esportato attraverso il porto di Genova, dove era utilizzato per confezionare i sacchi per le vele delle navi e per coprire le merci del porto. Ma è proprio a Genova che i marinai usarono il fustagno come indumento intorno al 1500.
Il 20 maggio 1873 fu brevettato il moderno jeans in denim (da “de Nimes”). Due anni prima, nel 1871, il sarto lettone Jacob Davis, abitante a Reno in Nevada, rinforzò il fustagno con rivetti in rame.
Non avendo i soldi per il brevetto si mise in società con Levi Strauss, il proprietario dell'ingrosso Levi Strauss & Co.
Il 5 luglio 1872 Davis scrisse a Levi Strauss:
“Reno, Nevada, 5 luglio 1872. Ai signori Levi Strauss & Co. Trovate accluso un assegno di 350 dollari. Vi ho anche mandato 2 pezzi cuciti con la stoffa che mi avete venduto. Quelli blu li metto a 3 dollari e 50 al paio. I miei concorrenti sono gelosi del successo e se non li assicuro con un brevetto presto li faranno tutti. Perciò cari signori vi propongo di fare un brevetto a mio nome e vi darò metà dei diritti. Vostro J.W. Davis”.
Davis e Strauss erano entrambi ebrei – il primo di origine lettone, come abbiamo detto, e il secondo di origine tedesca - emigrati nel West durante la corsa all'oro.
Strauss indirizzava la propria produzione ai manovali (fu lui che inventò la famosa salopette oggi rimane ancora molto di moda), e decise di brevettare l'idea.
Con loro comparvero per la prima volta anche il "patch" (l'etichetta con due cavalli), la tasca posteriore a doppio arco e tutti i segni che ora rendono i Levi's il mito che sono oggi.
Pochi anni dopo nacquero i Lee e i Wrangler. Oggi ogni marchio di moda ha i propri jeans.
Il boom in Europa
In Europa i jeans prodotti negli Stati Uniti giunsero e si diffusero dopo la seconda guerra mondiale, soprattutto grazie ai divi del cinema che li indossavano anche nei loro film più famosi, come ad esempio James Dean, Elvis Presley e Marlon Brando.
In pochissimi anni i jeans diventarono in tutti i Paesi europei i pantaloni più comprati e indossati specie dai giovani, che ne fecero simbolo della loro ribellione e della loro protesta negli anni '60.
FONTI: Corriere, Club de la Lettura; R.Guerrini, Blue de Genes, Mursia, 2009