Il termine Repubbliche marinare venne inventato nel 1807 dallo storico svizzero Jean Charles Léonard Simonde de Sismondi, per indicare alcune città costiere che nel Medioevo avevano ottenuto l’indipendenza e prosperato grazie alle proprie flotte navali. Oggi tradizionalmente il termine viene utilizzato per indicare le quattro città di Amalfi, Pisa, Genova e Venezia, che dominarono sul Mediterraneo principalmente tra l’XI e il XIV secolo. Queste furono le Repubbliche marinare per eccellenza e, ancora oggi, i loro blasoni sono raffigurati nello stemma della Marina Miliare Italiana.
Va ricordato che, proprio perché il termine fu inventato da uno storico relativamente di recente, in realtà nel Medioevo nessuno degli abitanti di queste città avrebbe pensato di far parte di una “Repubblica Marinara”.
Inoltre, se guardiamo a quali furono le città autonome che dominarono il Mediterraneo in quell’epoca, è corretto includere nella definizione anche Ancona, Gaeta, Noli e Dubrovnik in Croazia (anticamente chiamata Ragusa).
Il celebre Carlo Magno (742-814) fu re dei Franchi e dei Longobardi nonché imperatore del Sacro Romano Impero, che comprendeva anche l’Italia.
Con la sua morte, iniziarono una serie di lotte fra i discendenti per spartirsi l’Impero, così nell’822 suo nipote Lotario I venne nominato re d’Italia. Se un franco dominava sull’entroterra della penisola, però, le sue coste erano controllate dall’impero bizantino, che aveva sede a Costantinopoli (oggi Istanbul, in Turchia) e disponeva di una grande forza navale.
Costantinopoli era lontana, e l’impero franco minaccioso: con il tempo i bizantini cominciarono a contare sempre più sull’aiuto di alcune città costiere, che mano a mano divennero più forti fino al punto di riuscire a dichiararsi indipendenti. Queste città coniarono proprie monete, si dotarono di navi da guerra e iniziarono a governarsi da sole.
I loro mercanti viaggiarono per tutto il Mediterraneo portando con loro merci, ma anche innovazioni (secondo la leggenda, per esempio, un marinaio di Amalfi avrebbe inventato la bussola, perfezionando quella già usata in Cina).
Con il tempo, queste città arrivarono anche a farsi guerra tra loro, e furono in grado di partecipare a spedizioni militari costose e imponenti come le Crociate.
Non c’è da stupirsi se alcune repubbliche arrivarono a sopravvivere fino all’età moderna!
Amalfi
Tradizionalmente è considerata la prima repubblica marinara: dichiarò la propria indipendenza già nell’anno 839. In quel periodo i commerci nel Mediterraneo erano monopolio di bizantini e “saraceni” (il nome che si dava alle popolazioni arabe). Le flotte amalfitane riuscirono a imporsi in breve tempo fondando basi mercantili in Italia Meridionale, in Africa e nel Medio Oriente (in Turchia, Siria, Egitto).
Oltre all’invenzione della bussola, che la tradizione assegna all’amalfitano Flavio Gioia, Amalfi è importante per averci lasciato il primo codice italiano di diritto marittimo, le cosiddette Tavole Amalfitane.
Se Amalfi è la prima repubblica, purtroppo fu anche una delle prime a scomparire: la città fu oppressa dai Normanni (1076), venne vinta e saccheggiata dalla rivale Pisa (1135) e cessò di essere indipendente nei primi anni del secolo XI.
Pisa
Oggi la città di Pisa non si trova nemmeno sul mare, a causa dei fiumi Serchio e Arno che un po’ per volta hanno interrato un tratto di costa. Nel Medioevo però la città era molto più vicina all’acqua, e poteva contare su diversi porti: il più importante, chiamato appunto Porto Pisano, si trova in quella che adesso è la periferia di Livorno.
La Repubblica fu caratterizzata da una potente flotta di navi da guerra che le permise di imporsi sui saraceni che, dalle isole di Sardegna e Corsica, riuscivano a colpire le città sulla costa. Pisa diventò una dominatrice incontrastata del Tirreno, grazie anche all’alleanza con la vicina Genova. In seguito però le due città, che si trovavano sullo stesso territorio e avevano necessità di ingrandirsi, iniziarono a farsi la guerra. Nel 1284 proprio a Porto Pisano si combatté la battaglia della Meloria da cui i pisani uscirono sconfitti. Fu l’inizio del declino.
Genova
Soprannominata “La Superba”, insieme a Venezia è senz’altro la Repubblica Marinara più importante, anche perché riuscì a sopravvivere per un tempo lunghissimo, dal X secolo fin quasi al 1800. Dopo la battaglia con Pisa (vedi sopra) rimase l'unica padrona del Mar Tirreno e del Mediterraneo occidentale, quindi per secoli le sue flotte, sia quella mercantile che quella da guerra, si scontrarono contro l’acerrima rivale Venezia. La repubblica dal X secolo, si distinse per la Compagna Communis, una grande associazione di mercanti e marinai che governava la città e amministrava i beni del Comune. E fu uno dei grandi centri finanziari dell’antichità: nel 1407 venne fondato il Banco di San Giorgio, vale a dire una delle prime banche della storia, e da quel momento i banchieri genovesi divennero tra i più importanti del mondo (forse da qui nasce lo stereotipo, diffuso anche oggi, che vuole i genovesi un po’ “tirchi”).
Venezia
È la repubblica marinara che visse più a lungo, dal IX secolo all’arrivo di Napoleone in Italia, e di tutte fu la più famosa. La città nacque nel V secolo quando, a causa delle invasioni barbariche, le popolazioni del Veneto si spostarono verso il mare e le sue paludi in modo da sfuggire agli attacchi. Da quella strana posizione sulle isole, i veneziani iniziarono a costruire quella che è ancora una delle città più straordinarie del mondo. All’inizio dominata dai bizantini, Venezia riuscì poco per volta a diventare indipendente e ad autogovernarsi, con un duca (chiamato “doge”) che veniva eletto e doveva rispondere a un Maggior Consiglio formato da nobili. Data la sua posizione, la repubblica dominò naturalmente il mare Adriatico e da lì si spinse in tutto il Mediterraneo, diventando un punto di contatto importantissimo tra Oriente e Occidente. Non per niente Marco Polo, che si avventurò fino alla Cina, era proprio un mercante veneziano…
Ragusa
Dubrovnik, in Croazia, viene definita spesso “la quinta Repubblica”, e la sua storia terminò sempre per mano di Napoleone, ma nel 1808… Cioè qualche anno dopo Venezia e Genova, il che la rende l’ultima Repubblica della storia a perdere ufficialmente la propria indipendenza. Nel corso dei secoli Ragusa fu governata prima dai bizantini e poi dai veneziani, quindi diventò vassalla del regno d’Ungheria riuscendo a conquistare una propria autonomia. Oggi lo splendido castello della città è patrimonio dell’UNESCO, e set per numerosi film e serie TV.
Gaeta
Come Amalfi, è una delle repubbliche più antiche ed ebbe vita relativamente breve. Nell’epoca di massimo splendore fu una città di grande importanza, tanto che per la sua bellezza, e per la ricchezza dei commerci, venne chiamata “la piccola Venezia del Tirreno”.
Ancona
Questa splendida città aggrappata al monte Conero fu da sempre un porto importantissimo per la sua posizione nell’Adriatico. Raggiunse il massimo dello splendore nel XV secolo e la moneta, ovvero il conio, anconetano (“agontano”) diventò uno dei più importanti di tutto il Mediterraneo.
Noli
Cittadina della Liguria, fu per molto tempo un’alleata di Genova ed ebbe il suo momento di gloria durante le Crociate, dato che era un porto fondamentale per la partenza dei pellegrini (e dei cavalieri) verso la Terra Santa.