Quando misero piede sull'odierno continente americano, i primi nativi americani erano davvero molto pochi.
Uno studio di genetisti statunitensi e brasiliani coordinati da Michael
Crawford della Kansas University ha infatti stimato che i primi colonizzatori del Nuovo Mondo non superassero i 250 individui.
Per giungere a simili conclusioni, gli scienziati hanno analizzato i campioni del Dna provenienti da popolazioni rappresentative in Siberia, Cina e Stati Uniti, comparandoli poi con quelli di altre tribù di nativi americani sparse nell'America centrale e meridionale.
I primi americani iniziarono a migrare in Alaska dalla Siberia circa 23.000 anni fa approfittando del ritiro dei ghiacci al termine dell'ultima glaciazione.
Credits: Ipa-agency
Questi novelli (e inconsapevoli) colonizzatori passarono ben 8.000 nell'area intorno all'odierno Stretto di Bering, oggi sommerso dall'acqua.
Da lì, i primi nativi iniziarono a spostarsi gradualmente verso Sud, propagando i loro geni in popolazioni sempre più numerose e che nei millenni andarono ad insediarsi fino in America Centrale, dove con Maya e Aztechi raggiunsero l'apice di prosperità ed organizzazione sociale.