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Prima e Seconda Repubblica, cosa sono? Te lo dice Focus Junior!

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Prima e Seconda Repubblica, cosa sono? Te lo dice Focus Junior!
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Nel 1946, dopo la Seconda Guerra Mondiale, gli italiani scelsero la Repubblica come forma di governo. E per distinguere il periodo più vecchio da quello più recente della nostra storia, si usano le definizioni "Prima Repubblica" e "Seconda Repubblica". Vuoi sapere perché? Eccoti la spiegazione.   

Avrai di certo sentito parlare qualche volta di Prima e Seconda Repubblica e, forse, ti sei chiesto qual è la differenza. In Italia, con questa distinzione, si definiscono i due periodi che vanno dal 1948 (anno dell’entrata in vigore della Costituzione) al 1992 (anno dell’inchiesta “Mani Pulite” e del caso giudiziario battezzato “Tangentopoli”), e dal 1994 a oggi. Questa distinzione, che è stata creata in quel periodo dai giornalisti ispirandosi a quella usata in Francia (con le sue tre repubbliche), è in realtà impropria: i francesi, infatti, avevano cambiato l’ordinamento dello Stato e la costituzione, mentre in Italia non c’è stato una trasformazione così radicale. Tuttavia, nel biennio 1992-1994, i cambiamenti dello scenario politico sono stati così importanti da giustificare questa distinzione. Vediamo quali sono.

 

1. Inchiesta Mani Pulite

A partire dal 1992, un gruppo di giudici di Milano (in particolare Antonio Di Pietro, Gherardo Colombo e Piercamillo Davigo) scoprì un sistema di finanziamento illecito ai partiti politici radicato in tutta Italia. In cambio di tangenti in denaro, pagate da imprenditori e uomini d’affari, molti uomini politici facevano loro dei favori assegnandogli illegalmente appalti pubblici o altri lavori pagati con denari pubblici. 

 

In breve, i magistrati scoprirono che il giro di corruzione era enorme, riguardava tutti i partiti e alcuni tra i più alti rappresentanti politici come ministri, senatori e deputati.

 

In due anni furono arrestate più di 4.000 persone e l’indignazione dei cittadini fu enorme: l’Italia intera si schierò con i giudici, da tutti considerati i salvatori della patria.   

 

L’inchiesta Mani Pulite (o anche “Tangentopoli”) segnò profondamente la storia del nostro Paese creando le condizioni per i cambiamenti spiegati nei prossimi due punti.

 

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2. Sistema partitico

La Prima Repubblica fu caratterizzata dal dominio assoluto della Democrazia Cristiana (Dc), partito che, dal 1948, aveva sempre avuto la maggioranza dei voti e governava con l’appoggio di altri partiti minori come il Partito liberale (Pli) o il Partito socialista (Psi), mentre l’altra grande forza politica, il Partito comunista (Pci) era sempre all’opposizione.

 

Con la Seconda Repubblica sono scomparsi molti dei vecchi partiti (Dc, Psi, Pli,), altri hanno cambiato nome e linee guida dei programmi, come ad esempio il Pci, che è diventato Ds e il Movimento Sociale (Msi) che è diventato Alleanza Nazionale (An).

 

E, soprattutto sono nati nuovi partiti, come Forza Italia e la Lega Nord, che hanno subito registrato un ampio consenso e si sono coalizzati nella formazione del primo governo guidato da Silvio Berlusconi nel 1994.

 

 

3. Legge elettorale

Nel 1993 entrò in vigore una legge elettorale firmata dall’attuale presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, basata su un sistema “maggioritario”, nel quale i seggi non sono distribuiti proporzionalmente ai voti, come nel sistema “proporzionale”, ma vengono assegnati in maggior numero a chi ottiene la maggioranza dei voti.

Questo sistema serve a garantire la stabilità governativa, e in Italia ha dato il via alla stagione del bipolarismo, ossia dei due poli contrapposti (centro-destra e centro-sinistra), che si alternano al governo, a differenza di quanto avveniva nella Prima Repubblica, in cui la Dc dominava con l'opposizione da due fronti (Pci da sinistra ed Msi da destra). 

 

Fonti: Rai Storia e Enciclopedia Treccani 

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