L'istinto di rappresentare attraverso il disegno e la pittura la realtà che ci circonda è da sempre insito nell'essere umano. A dimostrarlo è la scoperta avvenuta in una grotta nella costa orientale del Borneo. Qui i ricercatori australiani della Griffith University a Brisbane, in collaborazione con studiosi del Centro nazionale di ricerca archeologica di Giacarta, Indonesia, sono riusciti a datare ad almeno 40.000 anni fa una pittura rupestre che probabilmente raffigura un bovino.
Questo nuovo studio dimostra anche che la pittura figurativa non è iniziata in Europa, come si immaginava, ma che nel Sud-est asiatico. Ed è probabile che da qui si sia diffusa in Eurasia e in Australia.
Nelle grotte della provincia di East Kalimantan in Borneo, Indonesia, dalla metà degli anni Novanta erano state scoperte diverse pitture rupestri che rappresentavano figure geometriche, impronte di mano, pitture di animali, figure umane e barche. Ma fin ad oggi nessuno era riuscito a datarle.
Ora con la tecnica di datazione uranio-torio i ricercatori hanno analizzato le piccole concrezioni calzaree formatesi sopra i disegni.
Ed è così che nella grotta di Lubang Jeriji Saléh è stata individuata la raffigurazione di un bovino databile ad almeno 40.000 anni fa.
Mentre le impronte di mani sono di datazione più incerta ma comunque compresa fra un minimo di 23.600 anni fa e 51.800 anni fa.
La raffigurazione delle figure umane appartiene invece a un'epoca più tarda, circa 20.000 anni fa.