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FocusJunior.itScuolaStoriaPreistoriaÖtzi, la storia della mummia conservata a Bolzano che venne scoperta esattamente ventisei anni fa!

Ötzi, la storia della mummia conservata a Bolzano che venne scoperta esattamente ventisei anni fa!

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È una delle mummie più famose e importanti al mondo ma non si trova in Egitto: la sua casa è in Italia, precisamente a Bolzano, in Alto Adige e il suo nome è Ötzi. Focus Junior vi racconta la storia dell’Uomo venuto dal ghiaccio che il 19 settembre 1991 rivide alla luce del sole.

Mummia del Similaun”, “Uomo del Similaun”, oppure “Uomo venuto dal ghiaccio”. Per gli amici, semplicemente, Ötzi. Tutti questi nomi per indicare una delle mummie più famose al mondo che risale a un’epoca compresa tra 3300 e il 3100 a.C. (età del rame) e che si trova in Italia, a Bolzano.

Perché Ötzi è così famoso?

Non soltanto perché si tratta della mummia di un essere umano, di sesso maschile, vissuto oltre 5.200 anni fa, ma soprattutto perché il corpo si è conservato perfettamente, con tanto di vestiario ed equipaggiamento completo. Un fatto eccezionale, dovuto alle particolari condizioni climatiche all’interno del ghiacciaio in cui è stato rinvenuto.

© Museo Archeologico dell’Alto Adige/L. Aichner
Il ritrovamento di Ötzi

A trovare Ötzi furono Erika ed Helmut Simon, due turisti di Norimberga, tra il 19 e il 22 settembre 1991, presso il confine tra Italia e Austria, sullo Hauslabjoch. La coppia, prendendo una scorciatoia, perse il sentiero e ad un tratto si accorse di qualcosa di nero e scuro in una conca piena di acqua derivata dallo scioglimento di ghiacci. I due alpinisti si avvicinarono e, spaventati, si accorsero di aver trovato un corpo umano. Dopo aver scattato una foto, Erika ed Helmut si allontanarono, convinti di aver trovato i resti di un alpinista scomparso qualche anno prima. Nei giorni successivi avvenne il recupero, senza particolari accorgimenti conservativi e senza la presenza di un archeologo: furono addirittura danneggiate parti del corpo e dell’equipaggiamento dell’uomo, ma purtroppo nessuno nell’immediato si rese conto della grande scoperta che aveva davanti. Solo dopo sei giorni, venne chiamato un archeologo: esaminando corpo e reperti, soprattutto un’ascia in rame, datò la mummia di almeno 4.000 anni.

© Museo Archeologico dell’Alto Adige
Una mummia di oltre 5.000 anni

La prova definitiva si è avuta con la datazione al carbonio 14, un metodo molto usato in archeologia per stabilire l’antichità del materiale organico: le analisi hanno stabilito che l’Uomo venuto dal ghiaccio è vissuto fra il 3.350 e il 3.100 a.C., oltre 5.000 anni fa. Insomma, Ötzi è anche più vecchio della Piramide di Cheope e del sito di Stonehenge, in Inghilterra, ed è la prima scoperta al mondo di un corpo umano datato a diversi millenni così ben conservato, con l’abbigliamento completo e numerosi oggetti di equipaggiamento. Il processo che ha portato alla mummificazione non è ancora del tutto chiaro tra gli scienziati: secondo alcuni, il corpo è stato ricoperto da un manto nevoso prima e poi dal ghiacciaio. Altri invece sostengono il contrario, cioè che il corpo sia stato ricoperto di neve soltanto dopo lo scioglimento del ghiaccio.

 

Inizialmente il corpo di Ötzi fu portato in Austria, solo successivamente, poiché il luogo del ritrovamento si trovava - per pochi metri - in territorio italiano, la mummia fu trasferita in Italia. Ora il corpo di Ötzi è conservato al Museo Archeologico dell'Alto Adige di Bolzano, mentre nella valle del rinvenimento si trova l'Archeoparc-Museum Val Senales, un museo interattivo che ricostruisce l'ambiente di vita di Ötzi.

Il nome della mummia

La mummia fu detta “Uomo del Similaun” o anche “Uomo del Hauslabjoch” proprio per il luogo più vicino al punto del ritrovamento, il Similaun appunto. Il soprannome Ötzi gli venne invece dato da un giornalista: si tratta di un vezzeggiativo che deriva dal luogo del ritrovamento (Ötztal nel Tirolo del Nord).

© Museo Archeologico dell’Alto Adige/A. Ochsenreiter

 

Chi era Ötzi

Grazie ad approfondite ricerche scientifiche, possiamo conoscere l’identità di Ötzi: era un uomo di circa 45 anni (età piuttosto avanzata per l’epoca in cui è vissuto), alto 1,60 metri e con un peso di circa 50 kg. I suoi capelli dovevano essere scuri e ondulati, mentre gli occhi erano marroni. Inoltre, sul corpo di Ötzi sono stati ritrovati ben 61 tatuaggi, per la maggior parte punti, linee e crocette: è considerato il primo essere umano tatuato di cui si abbia conoscenza! I tatuaggi si trovano in parti del corpo che durante la vita dell’Uomo venuto dal ghiaccio devono avergli provocato dolori: avevano quindi, molto probabilmente, funzioni di tipo curativo. Per quanto riguarda l’equipaggiamento, Ötzi aveva con sé l’occorrente per rimanere lontano dal suo accampamento per parecchio tempo: ascia, pugnale, ritoccatore (un piccolo strumento a forma di matita che veniva usato per lavorare la selce), arco, faretra e frecce, rete, recipienti, attrezzi e materiali. Addirittura, aveva con sé una piccola farmacia domestica.

 

fonti: Museo Archeologico dell'Alto Adige

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