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FocusJunior.itScuolaStoriaPreistoriaIl corridoio verso l’America: come si popolò il Nuovo Mondo durante l’Era Glaciale?

Il corridoio verso l’America: come si popolò il Nuovo Mondo durante l’Era Glaciale?

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Recenti studi sul Dna di fossile di vegetazione e fauna locale, sembrano smentire la teoria del corridoio tra i ghiacci attraverso cui, millenni fa, le primitive popolazioni sarebbero riusciti a giungere (a piedi!) in America

Chi scoprì davvero l'America?

La Storia ci dice che il primo europeo a toccare il suolo del Nuovo Mondo sia stato Cristoforo Colombo, ma in molti ormai pensano che ben prima del navigatore genovese siano state alcune spedizioni vichinghe ad approdare sulle coste settentrionali del Canada.

 

Ancora prima dei vichinghi però, il continente americano era già abitato da migliaia di anni. Ma come avevano fatto popolazioni così primitive  a raggiungere l'America?

 

Per capirlo, si dovette pensare alle condizione geografiche del nostro pianeta durante l'ultima Era Glaciale (circa 14 mila anni fa), quando la Siberia e l'Alaska erano collegate da un ponte di terra chiamato Beringia.

Tale regione era però ricoperta da ghiacciai invalicabili. Come fecero dunque i primitivi colonizzatori a superare un simile ostacolo?

La teoria più accredita voleva che il parziale scioglimento dei ghiacci avesse creato un corridoio di 1500 chilometri che avrebbe consentito così alla popolazione chiamata Clovis (i cui reperti sono stati rinvenuti nel Nord America) di migrare e insediarsi in territori più abitabili.

Nuove scoperte: le date non coincidono!

Tale ipotesi è stata però messa seriamente in discussione da un articolo apparso sulla rivista Nature il 10 agosto 2016.

 

Nell'articolo, la paleontologa Eske Willerslev dell'Università di Copenhagen ha pubblicato i risultati di numerose analisi di DNA effettuate su resti di vegetazione e fauna rinvenuti nei sedimenti di due laghi canadesi, i quali hanno dimostrato come il tanto chiacchierato "corridoio" fosse diventato percorribile solo 12.600 anni fa. Peccato che gli insediamenti Clovis risalgano ad oltre 14.000 anni fa!

La modalità di migrazione che fino a poco tempo fa appariva una certezza, è dunque ancora tutta da scoprire.

 

I paleontologi pensano che le popolazioni Clovis potrebbero aver seguito la costa orientale del continente, forse anche con rudimentali barche, ma le conferme saranno molto difficili da trovare, poiché lo scioglimento dei ghiacci ha spazzato via ogni traccia di prove o insediamento.

 

FONTE: Nature.com

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