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Chi era Vasco da Gama?

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Il suo nome è stato utilizzato per navi, ponti e persino club calcistici. Ma chi fu davvero il grande navigatore Vasco da Gama? Scoprilo con Focus Junior!

Vasco da Gama fu l'esploratore portoghese che nel 1498 raggiunse per primo le coste indiane via mare (e non con le carovane che attraversavano l'Europa e il Medio Oriente), circumnavigando il continente africano e doppiando il capo di Buona Speranza nell'odierno Sudafrica.

La spedizione permise al Regno del Portogallo di tracciare una nuova rotta commerciale per arricchire le casse del Regno con preziosi, spezie e tessuti pregiati provenienti dall'altra parte del mondo, divenendo così una potenza coloniale.

I primi anni di vita

La nascita di Vasco da Gama è normalmente riconosciuta nel 1469, nella località portoghese di Sines, in Estremadura (Portogallo).

La sua famiglia era di nobile stirpe e molti dei suoi avi erano stati condottieri ed esploratori. Anche per questa ragione Vasco da Gama partecipò fin da giovane ad alcune spedizioni portoghesi sulle coste occidentali dell'Africa, guadagnandosi la reputazione di navigatore provetto.

Le esplorazioni di Vasco da Gama

Proprio in virtù dei suoi successi, prima il re Giovanni II, poi il suo successore Emanuele I, gli affidarono una spedizione (composta da quattro navi) che avrebbe dovuto raggiungere le Indie attraverso il doppiaggio del capo di Buona Speranza.

Il viaggio ebbe inizio il 25 marzo 1497 e nel novembre successivo la flotta, scortata da quel Bartolomeu Dias che primo aveva compiuto quella rotta anni prima, varcò il Capo.Qui di norma terminavano tutte le rotte europee, ma Vasco da Gama si spinse oltre, risalendo la costa orientale (cioè rivolta verso Est, dove sorge il sole) dell'Africa, per poi giungere a Calicut, in India, sfruttando il monsone estivo (il vento periodico che, oltre a portare le piogge, spingeva le navi dall'Arabia verso le Indie).

Il 18 maggio avvenne lo sbarco sulla costa indiana del Malabar (l'attuale Kerala). Dapprima Samurin, Il raja del poste, accolse benevolmente Vasco e i suoi, ma poi il suo atteggiamento cambiò rapidamente, istigato dagli arabi che non volevano perdere la loro posizione di favore in quell'importante snodo commerciale. Osteggiato dalle autorità locali, Vasco da Gama fu quindi costretto ad intraprendere la via del ritorno il 5 ottobre 1498.

Ritornato in patria da vincitore nonostante le numerose perdite per  malattia e tempeste - il viaggio era stato davvero molto pericoloso! - nel 1502  organizzò una seconda spedizione, questa volta armata, poiché i governatori indiani continuavano a sfavorire le merci portoghesi,  ritenute di minor valore rispetto a quelle della concorrenza araba.

Ultimata anche questa missione, dopo aver sedato l'opposizione dei propri avversari, il navigatore tornò a casa meditando di ritirarsi per sempre dal mondo della navigazione.

Gli ultimi anni e la memoria duratura

Nel 1524 però gli venne conferito il titolo di vicerè e fu rimandato in India a capo di una nuova. Ma questa nuova avventura non durò a lungo: dopo soli tre mesi, Vasco da Gama morì nella città di Cochin. Il suo corpo fu inizialmente sepolto nella prima chiesa fondata dai Portoghesi in India, ma poi la salma fu spostata in un convento di Belèm.

L'esploratore portoghese verrà ricordato come uno dei più importanti navigatori della storia e oggi la sua memoria è continuamente rinnovata e celebrata, sopratutto nelle parti del mondo di lingua portoghese: il lunghissimo ponte di Lisbona che si snoda per chilometri e chilometri sul fiume Tago, ad esempio, porta il suo nome e in Brasile una delle squadre di calcio più antiche di Rio de Janeiro si chiama proprio CR Vasco da Gama!

 

Fonte: Treccani; La Conoscenza Storica”, De Bernardi-Guarracino, Bruno Mondadori Edizioni Scolastiche

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