«Il mostro di Loch Ness, i vampiri, l'Uomo delle nevi: queste creature fanno tutte parte della nostra cultura – ci ha detto Lorenzo Montali , ricercatore dell' Università degli Studi di Milano-Bicocca – Non sono stati inventati da una sola persona, ma da una comunità di individui nel corso del tempo».
Ma perché lo abbiamo fatto? «I mostri ci fanno paura, è vero, ma ci aiutano anche a spiegare ciò che non comprendiamo, ecco perché sono in realtà molto utili» continua il professore.
SCOPERTI I COLPEVOLI
Da sempre i mostri servono a spiegare qualcosa che non abbiamo capito o che ci è sconosciuto , come un'ombra che passa velocemente, un rumore inquietante o una forma oscura.
«In passato, non esistevano risposte scientifiche a tanti eventi che si verificavano nella vita degli uomini, così i mostri hanno aiutato a comprenderli – continua l'esperto – Ad esempio, Scilla e Cariddi , due creature marine greche che vivevano nello Stretto di Messina, servivano a spiegare i violenti mulinelli che avvenivano in quel tratto di mare e che facevano morire tanti marinai. Gli uomini osservavano questi fenomeni ma, non sapendo come spiegarli, ne attribuivano la causa a delle creature mostruose che si agitavano sott'acqua».
VALORIZZARE GLI EROI
I mostri servono anche per esaltare alcune caratteristiche proprie degli eroi che li combattono.
«Pensiamo a Teseo quando sconfigge il Minotauro, un mostro greco che aveva il corpo di un uomo e la testa di un toro, rinchiuso all'interno di un labirinto - spiega Montali -. L'eroe riesce a ucciderlo e a non perdersi grazie a un filo. La storia valorizza l' astuzia di Teseo , indicandola agli altri uomini come una delle strategie fondamentali per la sopravvivenza delle persone».
ESPRIMERE LE PAURE
I mostri, poi, ci permettono di esprimere le nostre paure.
«Quante volte ci capita di provare timore in certi ambienti oscuri o in determinate situazioni? Ma quella paura, magari è solo dentro di noi: è difficile da vedere. Se, invece, le date una forma e la trasformate, ad esempio, in un mostro, è più facile da vedere e combattere. Il mostro, insomma, ci serve per far emergere in superficie le nostre paure, per poi affrontarle» dice il ricercatore.
CHIAMATELE... SUGGESTIONI
Finora abbiamo visto quali sono le funzioni dei mostri, ma perché ci facciamo convincere così facilmente della loro esistenza ?
«C'è una parola difficile che serve a spiegare questo fenomeno ed è pareidolia . Con questo termine si intende la tendenza del nostro cervello ad attribuire un significato a ciò che ci sembra oscuro . Ad esempio, le nuvole : spesso diamo loro una forma e se qualcuno ce le indica dicendo che assomigliano a un animale o a un oggetto, lo pensiamo anche noi».
Anche la tradizione gioca un ruolo importante: «Se siamo a pescare sul lago di Loch Ness e sentiamo uno strano rumore, ci volteremo con grande paura, magari anche senza motivo, ma perché ci è stato detto che lì c'è un mostro - spiega l'esperto - Per interpretare la realtà, infatti, utilizziamo quello che ci è stato raccontato e che fa parte della nostra cultura».