Le origini della cultura minoica e micenea che ha dominato l'età del bronzo (tra il 3000 e il 1050 a.C.) in Grecia e a Creta sono oggetto di studio da più di un secolo, perché sono confuse.
Ora una ricerca pubblicata su Nature dei ricercatori della Harvard School (Usa) ha raccolto dati sul Dna prelevato da ossa e denti di 19 individui sepolti in tombe e siti archeologici del mar Egeo, tra cui minoici provenienti da Creta, micenei della Grecia continentale e individui della vicina Anatolia sud-occidentale.
Lo studio rivela che i minoici e i micenei sono geneticamente simili, perché tre quarti dei loro geni sono stati ereditati dai loro antenati, cioè i primi contadini neolitici dell'Anatolia occidentale e dell'Egeo ma anche dalle antiche popolazioni del Caucaso e dell'Iran.
I micenei però differiscono dai minoici perché hanno dei "parenti" in più, vale a dire i cacciatori dell'Europa orientale e della Siberia.
I risultati dimostrano che le popolazioni dei minoici e dei micenei non erano isolate ai confini greci ma anzi hanno trovato il modo di imparentarsi coi popoli vicini.