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Leonardo da Vinci: vita e misteri dell’artista e genio italiano

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Il 15 aprile è il compleanno Leonardo da Vinci: conosciamo meglio uno dei più grandi geni della storia che fu pittore, inventore e scienziato!

Leonardo da Vinci non fu un genio. Leonardo da Vinci fu IL genio. Grande protagonista del Rinascimento italiano, egli fu un uomo di conoscenza a tutto tondo, che incarnò perfettamente i valori dell'epoca riguardo l'inestinguibile sete di sapere: fu infatti pittorescultore e architetto, si dedicò ad approfonditi studi scientifici (in particolare nel campo dell'anatomia) e inventò macchine futuristiche che anticipavano di secoli alcune tra le più moderne innovazione tecnologiche (come l'elicottero!).

I musei di tutto il mondo fanno a pugni per accaparrarsi gli schizzi preparatori e le opere di questo fenomeno toscano dal genio senza tempo.

La vita di Leonardo da Vinci

Leonardo nacque il 15 aprile 1452 come figlio illegittimo di Ser Piero da Vinci, un piccolo borgo vicino a Firenze. Cresciuto tra l'affetto e una buona educazione, Leonardo dimostrò subito un estro sorprendente, benché un po' stravagante: era mancino (abitudine che all'epoca doveva essere corretta, perché la mano sinistra era quella del Diavolo) ed era solito scrivere da destra verso sinistra, anziché da sinistra verso destro come la gente comune.

Nonostante questo genio "sregolato", Leonardo entrò presto come apprendista nella bottega di Andrea del Verrocchio, uno dei più stimati artisti del tempo.

Nel 1472, a soli 20 anni, era già iscritto alla Compagnia dei Pittori e in poco tempo il suo talento fu affinato a tal punto da superare il suo famoso maestro.
Giorgio Vasari, il biografo cinquecentesco degli artisti, ci narra che quando il Verrocchio commissionò a Leonardo la realizzazione di un angelo nell'opera Il Battesimo di Cristo, il giovane artista dipinse con così tanta maestria che il Verrocchio decise di non dipingere mai più nulla, poiché era stato superato in modo così netto dal suo allievo.

Ma probabilmente è solo una leggenda...

Durante il suo percorso artistico, Leonardo si dedicò parallelamente a mille altre ricerche in campo scientifico, studiando tutti i più grandi testi di architettura e scienza dell'epoca, tanta era la sua curiosità verso il mondo circostante!

Dopo la sua consacrazione come artista (tra i primi capolavori l'Annunciazione, ora esposta agli Uffizi di Firenze), Leonardo da Vinci divenne celebre per l'accuratezza delle sue figure, tanto realistiche nell'esattezza delle  proporzioni e dei tratti fisici, da sembrare vive!

Trasferitosi nella Milano degli Sforza, Leonardo,  lavorò ad ingegnose macchine d'assedio, dedicandosi con maggior impegno ai suoi studi scientifici e, quando ritornò a Milano dopo alcune peregrinazioni, collaborò all'ammodernamento di alcuni dei più importanti  Navigli che portavano l'acqua in città.

A causa dell'instabile politica italiana, spesso scossa da guerre e rivolte, Leonardo iniziò a girare per il Nord-Centro Italia (Mantova, Venezia, di nuovo Firenze, Pesaro, Urbino, ancora Milano...) e ricevette molte commissioni perfino dal  Re di Francia Luigi XII .

Dopo un'esperienza a Roma, dove ebbe alcune difficoltà a causa dei suoi controversi metodi di ricerca scientifica, Leonardo si rifugiò in Francia nel 1516-17 presso il nuovo sovrano Francesco I, recando con sé testi, appunti e opere da vendere (tra cui la famosa Gioconda).

Sotto la tutela del re francese, che gli permise la residenza al Castello di Cloux presso l'amico Charles d'Ambois, Leonardo passò gli ultimi anni della sua vita immerso nei suoi infiniti studi sui fenomeni naturali e morì il 2 maggio 1519.

Il mistero di Leonardo

Nei secoli successivi, lo studio della personalità del genio toscano è sempre stata ammantata da un alone di mistero; agli occhi dei suoi contemporanei, Leonardo appariva spesso strano, stravagante, quasi inquietante.
La sua voglia di apprendere non poteva essere limitata dal pudore e dalle convenzioni religiose del tempo, e quando si trattava di studiare la natura, Leonardo da Vinci  non si faceva certo scrupoli ad adottare tecniche fuori dall'ordinario .

È risaputo ad esempio che per i suoi studi d'anatomia, fosse solito dissotterrare i cadaveri per poterli poi sezionare e toccare così con mano i segreti del corpo umano. Questa pratica non era vista di buon occhio dalla Chiesa e dalla morale comune, che riteneva sacro il rispetto del morto.

Leonardo però non poteva badare a cere cose; lui doveva conoscere!

Tali metodi poco convenzionali, uniti alla sua vita eccentrica e ai suoi appunti incomprensibili (non solo scritti da destra verso sinistra, ma anche poco chiari perché scritti a seconda delle idee che gli balenavano in mente, senza un preciso ordine), contribuirono a creare quel velo di oscurità che tanto ha ispirato cinema e letteratura moderna (Es: il Codice da Vinci di Dan Brown) nel cercare nelle sue opere letture mistiche e strani segreti codificati .

FONTE: Treccani, Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori di Giorgio Vasari

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