Nota anche come Monna Lisa, la Gioconda è un dipinto a olio fatto tra il 1503 e il 1506. Si chiama così perché ritrae, secondo molti studiosi, Lisa Gherardini, moglie di un nobile mercante fiorentino: Francesco del Giocondo (da qui il nome).
In questo ritratto Leonardo da Vinci usò in maniera stupefacente una tecnica già conosciuta dagli artisti del tempo: la velatura.
SORRISO ENIGMATICO
Si trattava di stendere un sottilissimo strato di colore sopra quello asciutto, in modo da far trasparire quello sottostante. Risultato? Le pennellate risultano così morbide da essere impercettibili. E non solo: creano anche un velo sul volto della donna, rendendolo enigmatico. Proprio come il suo sorriso.
PICCOLI TRUCCHI
Per ritrarlo il pittore ha usato anche un trucchetto... se ci fate caso l’espressione cambia a seconda di come il quadro viene osservato! Recenti analisi ai raggi X, inoltre, hanno rivelato che ci sono almeno tre o quattro versioni del dipinto nascoste sotto quello attuale: in origine sembra addirittura che la donna avesse anche le sopracciglia. Una cosa è certa: l’artista continuò a fare migliorie al suo amato dipinto, portandolo con sé ovunque si trasferisse!
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