Con I Medici: Masters of Florence, la Rai ha voluto davvero alzare l'asticella: con la serie sulla famiglia Medici infatti, la nostra Tv di Stato ha distribuito un prodotto televisivo che potesse rivaleggiare con i più blasonati show americani, combinando il ricco patrimonio storico italiano (la storia della Signoria di Firenze) agli schemi di narrazione tipici della fiction d'Oltreoceano, con i suoi colpi di scena e le sue riprese mozzafiato.
La parola stessa "fiction", significa finzione. Va da sé quindi che per rendere più avvincente l'intera storia che portò i Medici a fondare una delle Signorie più potenti d'Italia, gli sceneggiatori abbiano ritoccato un po' i fatti, aggiungendo e togliendo eventi o personaggi nel nome della bellezza del racconto.
1) I personaggi sono quasi tutti belli e prestanti. Ovviamente anche l'occhio vuole la sua parte e, sebbene nel XV secolo le persone fossero molto più basse e decisamente meno pulite di oggi, i personaggi della serie sono alti, impeccabili e dal sorriso splendente. Un esempio? Il protagonista, Cosimo de' Medici (che darà inizio alla signoria e passerà alla storia come "Il Vecchio"), non era esattamente un adone. Eppure sullo schermo viene interpretato dal bel Richard Madden.
Notate qualche differenza?
2) Come da previsioni, le travolgenti storie d'amore influiscono sugli eventi molto più nella fiction che nella realtà: la bella Bianca (interpretata da Miriam Leone) e la Contessina de' Bardi, moglie di Cosimo, che nel plot narrativo ricoprono un ruolo di primo piano, in realtà non ebbero tutto questo peso nelle sorti politiche dei Medici (Bianca forse non esistette nemmeno!)
3) Quando si racconta una storia, si cerca sempre di fissare con chiarezza chi siano i buoni e chi i cattivi. Nella realtà non è così, soprattutto se si parla di vicende passate, quando la serrata lotta al potere aveva regole ben diverse da quelle odierne.
Cosimo, Giovanni e il loro erede Lorenzo infatti, fecero parte di una famiglia ambiziosa che, come tutti coloro che cercano di raggiungere i vertici, commise i suoi misfatti. Non si ottiene così tanto potere senza sporcarsi le mani!
4) In tutte queste fiction storiche poi, nulla è noioso e tutto avviene in fretta, con dinamismo, prediligendo la spada al dibattito, senza permettere allo spettatore di staccare gli occhi dallo schermo. La storia invece, lo sanno bene tutti gli studenti, è fatta di processi lenti e ragionamenti politici ponderati, i quali, se riprodotti fedelmente in una storia televisiva, finirebbero per annoiare a morte i fan.
Il merito di queste serie dunque, è di divertire restituendo l'atmosfera e i personaggi che decisero le sorti di interi Paesi, ma per la Storia, quella con la "S" maiuscola, occorre tornare sui cari vecchi libri!
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