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I vampiri esistono davvero? Chi ha inventato Dracula e gli altri

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I vampiri non esistono, ma alcuni di loro, compresi quelli meno famosi, si ispirano a persone vissute realmente.

 

Dall’Europa all’Asia all’Australia: il mito del vampiro, cioè una creatura che succhia il sangue altrui e possiede poteri misteriosi, esiste in tutto il mondo. Ma i vampiri esistono davvero?

No, i vampiri non esistono, ma alcuni di loro, compresi quelli meno famosi, si ispirano a persone vissute realmente. Inoltre, esiste una malattia che, se ne soffrite, provoca sintomi che ricordano molto da vicino la vita dei vampiri di film e fumetti.

Ma allora chi li ha inventati i vampiri?
Il vampiro più famoso di tutti, da noi, è quello delle leggende dell’Europa orientale che, nel 18esimo e 19esimo secolo, in Romania e in Ungheria portò addirittura le autorità a ordinare di scoperchiare le tombe e bruciare i corpi dei cadaveri di sospetti vampiri.

Queste leggende hanno poi influenzato anche il romanzo Dracula, a sua volta ispirato alla figura storica di Vlad III, il principe di Valacchia (1431–1476) ribattezzato “Vlad l’impalatore” per aver ucciso in questo modo dalle 40 alle 100 mila persone.

Da dove si è originata il mito dei vampiri?

Qualcuno ha ipotizzato che i vampiri fossero in realtà persone affette da una forma di porfiria, un gruppo di malattie genetiche del sangue che, a volte, provocano grave ipersensibilità alla luce del sole (proprio come accade ai vampiri).

Per altri la spiegazione potrebbe essere invece legata alla rabbia (malattia che provoca anch’essa insofferenza alla luce e può causare disturbi neurologici che portano a mordere) o a casi di persone ancora vive sepolte per errore, che sembravano poi resuscitare dalla tomba.

La spiegazione più probabile, però, è di natura psicologica.

I vampiri, come altri mostri presenti in miti e leggende, rappresentano infatti anche un modo per esorcizzare la nostra paura del diverso, del nuovo e di tutto ciò che non conosciamo.

Nella fotogallery trovate alcuni dei vampiri più famosi in tutto il mondo.

Da Twalight a Draculino: i vampiri esistono davvero ma solo nel cinema e nei libri
Nati come creature mitologiche o del folclore popolare, i vampiri continuano a “vivere” anche ai giorni nostri grazie a libri, film, fumetti e persino videogiochi.

La fama di queste creature, però, inizia molto prima e raggiunge il culmine probabilmente con il romanzo Dracula di Bram Stoker (1897), a sua volta preceduto dal racconto Il vampiro di John Polidori, nel1819.

Qual è stato il primo vampiro donna?
Il primo vampiro donna, che Influenzò anche Stoker, l'autore di Dracula, è invece quello narrato nel racconto Carmilla (1872) di Sheridan Le Fanu. Vive in tre epoche diverse, chiamandosi ogni volta con un nome che è l’anagramma di quello precedente (Carmilla, Mircalla, Millarca).

Film comici

Nel cinema, uno dei primi film sui vampiri è il Nosferatu di Murnau, del 1922 , che ha dato il via a una lunghissima serie di film in cui sono mancate le parodie, come Per favore, non mordermi sul collo! di Roman Polanski (1967) o, in Italia, Fracchia contro Dracula di Neri Parenti (1985).

In Blacula, un film del 1972, Dracula ha origini africane e la pelle nera. Proprio come il protagonista di Blade (foto 5), i fumetti della Marvel da cui è stata tratta anche una serie di film.

Nel campo delle strisce disegnate (la figura del vampiro appare ripetutamente anche nelle storie di Dylan Dog o Martin Mistère) non sono mancate versioni comiche, come Draculino: un fumetto italiano che risale addirittura al 1974.

Nei videogames
Vampire Rain: altered species, Legacy of Kain, Vampire: The Masquerade-Bloodlines, Buffy The Vampire slayer,Underworld: the eternalwar, BloodRayne. Sono solo alcuni dei tanti videogame in cui il giocatore deve il più delle volte combattere e uccidere i “mostri succhiasangue”.