
1/8
Credits: Ipa-agency
Prima dell’Ottocento nessuno conosceva l’uso della carta igienica. Al suo posto si usavano foglie, ramoscelli e sassolini. Ma non solo: gli antichi Egizi, per esempio, utilizzavano la sabbia profumata con oli essenziali. Nei bagni pubblici dell’antica Roma, invece, venivano messe a disposizione delle spugne, che dopo l’uso erano risciacquate in rigagnoli d’acqua corrente. A inventare la carta igienica fu l’americano Joseph C. Gayetty nel 1850 circa.

1/8
Anche l’invenzione della lavatrice risale alla metà dell’Ottocento. Prima di allora per lavare i panni si andava al fiume o alle fontane pubbliche. Il procedimento era molto lungo: i panni dovevano restare a mollo per una notte intera in enormi tinozze e, il giorno successivo, per farli diventare puliti li si doveva sfregare energicamente con sapone e spazzole! E il detersivo? Quello che usiamo noi oggi non esisteva, al suo posto molti usavano la cenere.

1/8
Credits: Ipa-agency
Il telefono è un’invenzione di un italiano: Antonio Meucci, emigrato in America nell’Ottocento. Prima di allora, comunicare a distanza non era semplice. Oltre alle tradizionali lettere, alcuni popoli usavano i segnali di fumo o il suono dei corni (se le distanze non erano eccessive) oppure ricorrevano ai piccioni viaggiatori: volatili a cui veniva legato un messaggio. Il primo telefono cellulare è stato inventato nel 1973, meno di 50 anni fa.

1/8
Oggi uscire senza mutande è improponibile. Eppure, in passato, molti popoli giravano senza problemi con i propri “gioielli” all’aria: i Greci, per esempio, sotto le tuniche non avevano nulla; i Romani, invece, a volte usavano un perizoma ottenuto con un pezzo di stoffa fatto passare tra le gambe e legato in vita (subligatula). Il termine mutanda nasce nel Medioevo e deriva dal latino mutandae, che signi ca “da cambiarsi”. Ma la svolta avvenne nel ’500, quando Caterina de’ Medici introdusse un modo diverso di cavalcare, non più all’amazzone, cioè con entrambe le gambe da un lato, ma con il piede sinistro nella staffa e la gamba destra orizzontale sull’arcione. In questo modo, però, si rischiava di mostrare più del dovuto. Così Caterina introdusse l’uso di mutande attillate di cotone o fustagno.

1/8
Credits: Ipa-agency
Il mal di denti è un problema antichissimo: sono state trovate testimonianze di interventi alla bocca già in epoca preistorica, eseguiti con delle specie di trapani composti da bastoncini di legno lunghi fino a 15 centimetri ai quali erano fissate sottilissime punte in pietra. Gli interventi dovevano però essere molto dolorosi: l’anestesia infatti è stata introdotta nell’Ottocento. Prima di allora, per togliere il dolore si usavano botte in testa, ghiaccio e sostanze naturali come l’oppio.

1/8
Spostarsi non era semplice come oggi: prima della metà dell’800 non c’erano treni e nemmeno aerei o macchine. Al massimo qualche carrozza trainata da cavalli che accompagnava a destinazione le persone più fortunate che potevano permettersela. Tutti gli altri si spostavano a piedi o a dorso di asino o cavallo. E molti bambini, non più di 100 anni fa, per andare a scuola percorrevano diversi chilometri a piedi ogni mattina.

1/8
Credits: Ipa-agency
La luce elettrica è un’invenzione dell’Ottocento. Prima le abitazioni venivano illuminate con le candele o con le lampade a olio. Sulle strade delle città, al calar del sole, scendeva il buio e quasi nessuno dopo il tramonto si aggirava per le strade. Le persone si chiudevano in casa e passavano il tempo raccontandosi storie oppure leggendo (chi lo sapeva fare) libri a lume di candela.