Tra il primo secolo a.C. e il quinto d.C. Roma è stata la capitale dell'Impero Romano che durante la sua massima espansione andava dall'odierna Inghilterra, all'Iran, dalla Germania al Sudan. Ma come si viveva in città?
1. Roma: una capitale caotica
Era una città bellissima, come oggi, ma anche molto affollata e chiassosa. Le strade non avevano nome, né erano numerate. Non facile per chi doveva raggiungere un luogo. I vicoli erano piuttosto puzzolenti perché i romani gettavano l'immondizia dalla finestra che poi veniva raccolta in strada. Ai monumenti si alternavano case di legno a più piani una attaccata all'altra (un po' come i nostri condomini). C'erano molte botteghe di alimentari e artigiani: macellai, fabbri, fruttivendoli, calzolai, farmacisti, panettieri e c'erano anche i bar e le osterie. Al centro della città c'era il foro: una grande piazza circondata da monumenti, edifici pubblici e templi.
2. I ricchi abitavano fuori città
I ricchi però preferivano vivere fuori dal centro. Abitavano grandi ville in marmo a un solo piano e con un giardino centrale. Le stanze venivano affrescate, spesso c'era anche la piscina e avevano l'acqua corrente.
3. Al Colosseo come allo stadio
E' il monumento simbolo della città. All'epoca dei Romani si chiamava Anfiteatro Flavio. Qui i cittadini assistevano ai duelli e ai giochi. Era molto più capiente di molti stadi moderni: ospitava fino a 50 mila spettatori.
Era usato soprattutto per gli spettacoli con i gladiatori: cioè duellanti che combattevano per far divertire la folla. Il lottatore che veniva sconfitto, oppure si arrendeva doveva accettare il giudizio del pubblico che poteva decretare la vita o la morte. Anche le lotte tra animali erano molto popolari: leoni contro tigri, elefanti contro bufali...
Ma la vera passione sportiva dei romani erano le corse dei carri al Circo Massimo. Questo edificio era un anello immenso con gradinate per ben 250 mila spettatori. Ospitava anche le naumachie: cioè le battaglie navali in cui si combatteva per davvero. Per riempirlo d'acqua veniva addirittura deviato il fiume Tevere.
5. Si mangiava con le mani
Ai tempi degli antichi Romani il galateo non esisteva. Si abbuffavano, mangiavano semisdraiati e non trattenevano i rutti. Oltretutto mangiavano con le mani o al massimo con un cucchiaio, perché nessuno aveva ancora inventato la forchetta. Tra i cibi preferiti: le polpette, i passati e in generale molte verdure e poca carne. L'agnello, il maiale, il pollo e la cacciagione erano cibi da ricchi. Infatti fino a una certa epoca era vietato macellare i bovini, perché queste bestie erano considerate animali nobili da lavoro o da sacrificare agli dei. A colazione si mangiava: pane, latte, olive e uova. A mezzogiorno formaggio e verdure e la cena era il pasto principale.