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Che forza di volontà! È la fenice, l'uccello che rinasce dalle proprie ceneri dopo la morte. I primi a parlarne furono gli egizi, ma furono i greci a descriverla con splendide piume rosse, collo dorato, coda azzurra, ali dorate e purpuree, lungo becco e lunghe zampe, due grosse piume in testa e tre che pendono dalla coda, di color rosa, azzurro o fuoco. È simbolo della forza di volontà!

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il basilisco, il più terribile di tutti nonostante la stazza: è un piccolo serpente con testa di gallo, che pietrifica, incenerisce e appunto uccide con un solo sguardo dritto negli occhi. Per giunta ha il fiato velenoso e il morso letale. Nasce da un uovo deposto da un gallo anziano e covato per anni da un serpente o da un rospo.

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Il divo, l'idolo: il drago. A volte simboleggia il male, altre la fortuna e il bene. Sguardo potente e vista che scorge qualsiasi cosa, è una specie di enorme serpente con zampe ed ali, capace di volare a grandi altezze. Se per alcuni è il diavolo, per altri è il guardiano di tesori e luoghi magici. Ama vivere in antri nella roccia e vicino ai corsi d'acqua, come fiumi, mari e laghi. O sott'acqua, e in tal caso è un po' pesce, un po' dinosauro e un po' serpente. Spesso sputa fuoco.

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Serpente marino con nove teste. La sua testa di mèzzo non muore mai. L'Idra riesce ad uccidere un uomo con un respiro (ragazzi, purtroppo non esiste ancora un dentifricio per draghi, figuratevi prima...). Di velenoso ha anche il sangue. Il forzuto Ercole l'affrontò in una delle sue 12 fatiche: ad ogni testa che le tagliava, ne ricrescevano due.

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Assomiglia alla chimera, con la testa simile alla nostra, corpo di leone e coda di scorpione. Oops, scusate, ho dovuto evitare una freccia! La manticora scaglia frecce velenose dalla coda immobilizzando la vittima. Si dice che ci siano manticore con le ali, ma questa che ho quasi davanti non ce le ha. Ha la pelle rossastra e i denti ordinati su tre file. Solo due animali possono resisterle: elefante e leone. Mi spiace dirvelo, ma si ciba anche di noi. Il suo nome, infatti, significa “mangia-uomini”. È velocissima.

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Assomiglia alla chimera, con la testa simile alla nostra, corpo di leone e coda di scorpione. Oops, scusate, ho dovuto evitare una freccia! La manticora scaglia frecce velenose dalla coda immobilizzando la vittima. Si dice che ci siano manticore con le ali, ma questa che ho quasi davanti non ce le ha. Ha la pelle rossastra e i denti ordinati su tre file. Solo due animali possono resisterle: elefante e leone. Mi spiace dirvelo, ma si ciba anche di noi. Il suo nome, infatti, significa “mangia-uomini”. È velocissima.