I film della Disney - sia il mitico cartone animato del 1992 che il live-action proiettato nelle sale cinematografiche proprio in questi giorni - hanno riportato una versione della fiaba di Aladdin che si discosta abbastanza dalla fiaba originale.
Certo, magia, lampade e geni sono sempre presenti, ma i personaggi e le vicende narrate potrebbero sorprendere molti degli amanti del classico disneyano.
UNA FIABA ANTICA
Le avventure di Aladdin (o Aladino, in italiano) appartengono alla celebre raccolta di racconti arabi de Le Mille e una Notte.
Tale voluminosa opera letteraria è giunta a noi per la libera traduzione di un certo Antoine Galland all'inizio del '700 ed è una preziosa antologia di storie e novelle diffuse nel mondo arabo.
La narratrice di tutte queste fiabe è la bella Shahrazād (o Sherazad), giovane sposa del re Shahriyar. Quest'ultimo, uomo potente e capriccioso, prendeva in moglie una fanciulla diversa ogni notte per poi farla condannare a morte l'indomani.
Per aver salva la vita, la furba Shahrazād comincia allora a raccontare al suo sovrano fiabe avvincenti che durano tutta la nottata, rimandando la fine della storia alla sera seguente. In questo modo il re deve ritardare ogni volta l'esecuzione della giovane per poter conoscere la fine del racconto.
Ecco, Aladdin è uno di protagonisti di queste fiabe!
Ma quali sono le differenze tra film e storia originale?
ALADDIN AVEVA GLI OCCHI A MANDORLA!
Quando pensiamo ad Aladino, subito la nostra mente corre alla città di Agrabah, luogo di fantasia dalle atmosfere "arabeggianti" dove si svolgono le vicende mostrate nei film. Ma nel racconto de Le Mille e una Notte il nostro eroe non vive in Medio Oriente, ma nel Catai, che poi era il nome dell'attuale Cina. Aladdin dunque era cinese!
Nei secoli però le varie versioni della leggenda hanno cambiato un po' le ambientazioni (anche perché noi europei ai tempi non facevamo grande distinzione tra Oriente ed Estremo Oriente) e quindi la Disney ha potuto riportare su schermo uno degli adattamenti in salsa mediorientale.
UN BEL CARATTERINO
Diversamente dal personaggio cinematografico, l'Aladino "letterario" era un bel birbantello. Nel racconto infatti il ragazzo vive ancora la madre, la quale è disperata a causa dei suoi comportamenti. Lo stesso padre di Aladino era morto di crepacuore a per colpa della condotta negativa del figlio.
Nonostante questo però, il giovane conserva ancora un barlume di purezza e proprio per questo verrà attirato da uno stregone malvagio nel Giardino Magico, il luogo incantato e pieno i tesori - tra cui la lampada - dove solo un'anima pura poteva avventurarsi.
GENI E OGGETTI MAGICI
La lampada a olio da cui fuoriesce un genio dotato di immensi poteri è probabilmente l'oggetto più celebre dell'intera fiaba di Aladino. Eppure nei racconti originari gli elementi magici erano molteplici.
Innanzitutto i geni erano due e non uno soltanto. Uno, il più potente, viveva nella lampada - come nella versione che tutti conosciamo - e uno viveva all'interno di un anello magico.
GLI ANTAGONISTI
Il cattivo della storia originaria è uno stregone che desidera impossessarsi della lampada. Quando però Aladino rimane intrappolato nel giardino magico, il mago si rassegna al fatto di aver perso un'occasione e se ne torna nel suo lontano paese d'origine, in Maghreb.
Aladino però la lampada l'aveva trovata eccome e quando lo stregone viene a sapere delle ricchezze accumulate grazie agli infiniti poteri del genio, torna in Catai per ottenere finalmente ciò che gli spetta. Sottratta la lampada con uno stratagemma, chiede allora di spostare il palazzo di Aladino (con tutti i suoi abitanti) in Maghreb, ma il nostro eroe riesce a recuperare nuovamente la lampada e a rimettere le cose a posto.
Finita qui? Nemmeno per sogno! La storia infatti prosegue con il fratello dello stregone, il quale si mette in cerca di Aladino per vendicarsi!
In realtà però ci sarebbe anche un terzo "cattivone": il figlio del visir che brama di sposare la figlia del sultano.
Come si può intuire, la sinistra figura di Jafar, il malvagio personaggio della Disney, è uscito fuori dal mix di questi tre personaggi.
TRE DESIDERI? MACCHÉ
Tutti sappiamo che il genio della lampada esprime solamente tre desideri e quindi bisogna stare molto attenti a non sprecarli.
L'Aladino de Le Mille e una Notte però è molto più fortunato: non solo incontra due geni anziché uno, ma può anche esprimere tutti i desideri che vuole!
LA PRINCIPESSA
La versione originale dell'amata principessa Jasmine è la bella Badru l-budūr, la quale però è già promessa in sposa al figlio del visir del sultano!
Aladino prova ad avvicinarsi alla ragazza riempiendo suo padre di doni, ma quando il sultano acconsente comunque al matrimonio con il figlio del visir, il giovane ricorre all'auto del genio della lampada: con un desiderio rapisce letteralmente il neo-sposo finché quest'ultimo non chiede l'annullamento delle nozze!