Dal prossimo anno scolastico un protocollo d'intesa firmato a Bari da associazione "Città dei Bimbi", Università "Aldo Moro" (Bari) e "Labtalento" di Pavia offrirà alle scuole, agli insegnanti e alle famiglie, le competenze per individuare i bambini plusdotati, ossia i piccoli geni, e avviare con loro percorsi particolari.
I bambini plusdotati, dotati di intelligenza e possibilità di sviluppo superiori alla media in ambiti anche molto diversi tra loro (motorio, artistico, scolastico, socio-emotivo) potranno così essere seguiti nel modo adatto e costituire un'opportunità di crescita per il Paese.
Angela D'Onghia, sottosegretaria all'Istruzione, ha dichiarato che "bambini con un alto potenziale cognitivo vengono emarginati ed esclusi dalla società e la scuola non sempre è in grado di riconoscerli".
Maria Assunta Zanetti, direttrice di LabTalento, ha detto invece: "Spesso i bambini plusdotati vengono fraintesi, spesso rimandati a un livello medico da cui escono con diagnosi sbagliate di disturbo dell'attenzione. Si tratta di bambini che si annoiano, che hanno un altro funzionamento e un ritmo di apprendimento che non consente loro di aspettare il gruppo classe".
Dunque da ciò viene l'importanza di formare gli insegnanti perché possano individuare le caratteristiche dei piccoli plusdotati attraverso un lavoro di training con programmi didattici personalizzati.
Fonte Ansa
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