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La civiltà fenicia comparve in Asia Minore già 3.500 anni prima della nascita di Cristo. I fenici furono un popoli di grandi navigatori e commercianti.

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Negli anni del loro massimo splendore, i fenici fecero molte conquiste e – nell’area del bacino Mediterraneo – arrivarono praticamente dappertutto, anche in Italia. Li troviamo infatti a “Panormo” (Palermo) e “Trapana” (Trapani), a Cagliari in Sardegna , a Ibiza e Gadir (Cadice) in Spagna, a Tunisi e Cartagine in Africa, a Tripoli e Beruta (Beirut) in Libano. E poi a Malta, Creta, Cipro e in molti altri luoghi.

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Alla cultura fenicia si deve un'invenzione importantissima, quella dell’alfabeto. Furono loro, infatti, a inventare il codice da cui derivò direttamente l’alfabeto greco e che poi, attraverso vari passaggi storici, contribuì a creare il nostro. L'alfabeto fenicio non aveva le vocali, che furono inventate successivamente, dai greci, che le trasmisero all’alfabeto etrusco, poi a quello latino e quindi al nostro.

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I fenici non furono mai un popolo “unito”: ogni città sorgeva e cresceva praticamente da sola, era una città-stato circondata da barriere naturali che servivano a proteggerla dagli attacchi dei nemici. Aveva cioè un proprio sistema di governo e una propria economia.
(Nella foto la città di Tiro, in Libano)

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I fenici sono ricordati soprattutto per la porpora, a cui devono anche il nome ("fenicio" significa rosso). La porpora è un colorante che veniva estratto da alcuni molluschi marini, i “murici spinosi” (quelli che hanno la conchiglia con tante “punte” che sembrano aculei). Il murice ha una ghiandola che secerne un liquido incolore che, all’aria, diventa rosso. Una volta ottenuto il rosso, il colorante veniva diluito con acqua di mare per formare le altre gradazioni, come il violetto, per esempio. Con questo prezioso colorante venivano colorate le stoffe che poi i fenici vendevano a prezzi altissimi ai ricchi e ai nobili.

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La religione fenicia era di tipo politeista: questo vuol dire che non esisteva un solo Dio, come per esempio nella religione cattolica, ma ne esistevano vari.
I più importanti erano El, Balaat e Baal. El era un dio grande e irraggiungibile. Balaat sua moglie, rappresentava la maternità e la casa. Baal era il loro figlio che moriva e risorgeva ogni anno per far cambiare le stagioni.