L'allarme giunge della Francia: lo slime può essere pericoloso!
A dirlo è l’Agenzia francese per la sicurezza alimentare e ambientale (Anses), la quale ha diramato una nota pubblica per avvertire genitori e ragazzi dei potenziali pericoli degli slime.
Sotto accusa in particolare l’ingrediente base di questa “pasta gelatinosa”, la colla vinilica: contiene conservanti che possono liberare formaldeide o altre sostanze allergizzanti per via cutanea, oltre che numerosi solventi potenzialmente responsabili di irritazione delle vie respiratorie.
E non sono da meno altre componenti possibili dello slime, come il borace o altri derivati del boro, che possono provocare intossicazioni acute ma sono considerati critiche anche rispetto all’esposizione cronica, sul lungo periodo.
La nota fa riferimento in particolare allo slime fatto in casa, ma consiglia di vigliare sempre sul rispetto delle precauzioni d'impiego anche per quanto riguarda i prodotti commerciali
Lo slime è una miscela di consistenza gelatinosa che fa impazzire tutti. Originariamente era un prodotto commerciale - e lo si può infatti trovare in vendita già pronto - ma può essere realizzato anche a casa. Negli ultimi anni, ma soprattutto negli ultimi mesi, Internet si è riempito di ricette, video, foto dedicate appunto allo slime "fai da te".
La ricetta base prevede l'utilizzo di una miscela di colla vinilica e acqua alla quale aggiungere un "attivatore" capace di conferirle la caratteristica struttura tridimensionale gelatinosa, a metà strada tra il liquido (per cui lo slime cola tra le dita) e il solido, per cui può essere comunque maneggiato. Tra gli attivatori più diffusi ci sono il borace (polvere di borato di sodio, a volte sostituito da acido borico), detersivo liquido per bucato, amido liquido, o una soluzione composta da bicarbonato di sodio e liquido per lenti a contatto.
Agli ingredienti base se ne possono aggiungere moltissimi altri per ottenere altrettante "variazioni sul tema": dalla schiuma da barba, che rende lo slime particolarmente "fluffoso", ai coloranti alimentari, dal glitter allo smalto per unghie (sempre per effetti colorati e brillanti) e così via.
Partiamo da un presupposto: nessuna sostanza al mondo è completamente innocua e i rischi aumentano quando se ne fa un uso sbagliato o eccessivo. Così, per esempio, borace, colla vinilica, schiuma da barba, detersivo, sono tutti tossici se vengono ingeriti. Gli effetti variano a seconda del prodotto e della quantità, ma la regola deve essere chiara:
In effetti, ci sono ricette preparate esclusivamente con ingredienti commestibili (farina di mais, amido di mais, olio di semi, coloranti alimentari), indicate per i bambini più piccoli, che potrebbero ingerirlo, anche solo per sbaglio.
Altri problemi degli ingredienti-base non commestibili potrebbero derivare dall'inalazione: la polvere di borace, per esempio, può causare leggere irritazioni se finisce negli occhi o nelle vie aeree. Esattamente quello che può accadere con il borotalco, che infatti è una sostanza affine.
Ancora, potrebbero esserci problemi di tipo cutaneo legati alla manipolazione di questi ingredienti e a quella, successiva, del prodotto finito. "È chiaro che i tensioattivi contenuti nei detersivi potrebbero portare, a lungo andare, a sensibilizzazioni e dunque ad allergie" afferma Carlo Locatelli, direttore del Centro antiveleni della Fondazione Salvatore Maugeri di Pavia.
«Nel 2017 – ricorda l’esperto – abbiamo ricevuto da tutta Italia circa 150-180 segnalazioni relative a problemi di varia natura (intossicazioni con boro, irritazioni, reazioni allergiche) causati dalla preparazione o la manipolazione di questa ‘pasta’ speciale»
Va detto comunque che si tratta di un rischio concreto, ma minimo: al di là di chi gioca con lo slime, molte persone maneggiano ogni giorno i detersivi senza risentire di effetti particolari. E lo stesso succede con la schiuma da barba o, appunto, con il borotalco: pensiamo a quanti genitori lo hanno messo e lo mettono sul sederino dei loro bambini. In realtà per il borace una certa tossicità cutanea c'è, e si può arrivare a dermatiti specifiche che assomigliano a ustioni sui palmi delle mani e le piante di piedi. "Questo però accade - precisa l'esperto - per un contatto prolungato con dosi molto elevate".
Più sicuri, invece, prodotti come il bicarbonato (che è commestibile, lo usiamo per far lievitare i dolci, per digerire o per lavare frutta e verdura) o il liquido per le lenti a contatto, che è fatto apposta per venire a contatto con le nostre mucose.
Insomma è vero che, presi singolarmente, gli ingredienti-base dello slime "fai da te" possono presentare dei rischi, ma se usati in modo corretto - e senza esagerare - non sono più pericolosi di tanti prodotti che maneggiamo comunque ogni giorno. A meno che, ovviamente, non si sia allergici: in questo caso, infatti, si corre il rischio di andare incontro a reazioni anche potenzialmente gravi.
Detto questo, per l'esperto lo slime casalingo presenta però un problema specifico: "Si tratta pur sempre di una reazione chimica, che come tale può dare anche sottoprodotti, magari in minima quantità, irritanti o potenzialmente pericolosi, anche solo per categorie specifiche di persone". L'esempio è quello del sale da cucina, presente in alcune ricette di slime fai da te. "Ci sembra la cosa più innocua del mondo, ma combinato con particolari sostanze potrebbe liberare vapori del cloro che in un bambino asmatico potrebbero scatenare un attacco".
Ecco perché secondo Locatelli "la cosa migliore sarebbe evitare il fai da te e preferire prodotti in commercio, controllandone bene la provenienza".
Se proprio non si può evitare di farlo in casa (è pur sempre la moda del momento) la cosa migliore sarebbe "farlo con la supervisione di un adulto, che deve avere ben chiaro che si sta giocando al "piccolo chimico", e possibilmente in modo occasionale". Non tutti i giorni per diverse ore al giorno.
Tra i vari ingredienti che possono essere usati per lo slime casalingo uno dei più critici dal punto di vista della sicurezza è il borace, cioè polvere di borato di sodio. Un uso attento, controllato e rigoroso non dovrebbe in realtà creare particolari problemi, ma stiamo pur sempre parlando di una sostanza tossica, se ingerita, e che può dare dermatiti importanti in seguito a un contatto prolungato. Ecco allora i consigli del Missouri Poison Center (centro antiveleno dello stato del Missouri, negli Stati Uniti) per utilizzarlo in sicurezza: