Avete mai notato le decine di schizzi provocati da una sola goccia di pioggia quando tocca il terreno? Può sembrare un fenomeno banale, ma lo studio dell'Università inglese di Warwick ha dimostrato nel 2017 come le cose siano ben più complicate.
Dietro il semplice "splash" di una goccia vi è un'intera sequenza di fattori dovuti a complesse leggi fisiche: le ragioni dello schizzo sarebbero infatti da ricercare nella resistenza che l'aria oppone al liquido in caduta (la goccia d'acqua appunto), impedendogli di espandersi. Ciò fa sì che la nostra goccia venga avvolta da una specie di pellicola d'aria 50 volte più sottile di un capello umano.
Questa pellicola invisibile tocca la superficie prima del liquido, creando un piccolo ostacolo che impedisce alla goccia di adagiarsi uniformemente sul luogo dell'impatto: l'aria infatti, una volta rotto "l'involucro", libera improvvisamente parte del liquido che quindi schizza più lontano rispetto al luogo della caduta.
Perché il fenomeno fisico può essere applicato anche in situazioni dove le forze sono sprigionate in quantità molto maggiore: un centimetro di aria infatti, può fermare l'espansione di uno tsunami!
Conoscere il procedimento di un fenomeno fisico inoltre può gettare le basi per usi pratici come la costruzione di strumenti di precisione che hanno bisogno di liquidi per funzionare (es: gli apparecchi acustici)