Credits: László Francsics/Photocontest Insight Astronomy Photographer of the Year 2017
László Francsics
1/13
Credits: Olivia Williamson/Photocontest Insight Astronomy Photographer of the Year 2017
Olivia Williamson
1/13
Credits: Jason Green/Photocontest Insight Astronomy Photographer of the Year 2017
Jason Green
1/13
Credits: Gerald Rhemann/Photocontest Insight Astronomy Photographer of the Year 2017
Gerald Rhemann
1/13
Credits: Alexandra Hart/Photocontest Insight Astronomy Photographer of the Year 2017
Alexandra Hart
1/13
Credits: Oleg Bryzgalov/Photocontest Insight Astronomy Photographer of the Year 2017
Oleg Bryzgalov
1/13
Credits: Andriy Borovkov/Photocontest Insight Astronomy Photographer of the Year 2017
Andriy Borovkov
1/13
Credits: Haitong Yu/Photocontest Insight Astronomy Photographer of the Year 2017
Haitong Yu
1/13
Credits: Yuri Zvezdny/Photocontest Insight Astronomy Photographer of the Year 2017
Yuri Zvezdny
1/13
Credits: Roger Hutchinson/Photocontest Insight Astronomy Photographer of the Year 2017
Roger Hutchinson
1/13
Credits: Mikkel Beiter/Photocontest Insight Astronomy Photographer of the Year 2017
Mikkel Beiter
1/13
Credits: Ipa-agency
1/13
Credits: Artem Mironov/Photocontest Insight Astronomy Photographer of the Year 2017
Il fotografo russo Artem Mironov è il vincitore assoluto del concorso fotografico Insight Astronomy Photographer of the Year 2017.
Nel 2018 ci ha lasciato l'astrofisico più famoso del mondo, cui nemmeno una grave malattia ha potuto impedire di indagine i misteri più profondi sull'origine dell'universo
I medici gli avevano dato due-tre anni di vita al massimo, ma lui ha lottato per ben 54 anni e verra ricordato dai posteri come una della menti più brillanti del pianeta.
Ora che il dottor Stephen Hawking ci ha lasciati, ripercorriamo le tappe della sua vita straordinaria e gli avvenimenti che lo portarono ad elaborare teorie fondamentali sulla natura dei buchi nerie sull'origine stessa dell'Universo!
Chi è stato davvero Stephen Hawking?
LA VITA
Stephen William Hawking nacque a Oxford (Inghilterra) l'8 gennaio del 1942 . Il padre fu un ricercatore medico, mentre la madre era impiegata come segretaria nello stesso istituto dove conobbe il futuro marito.
Stephen visse un'infanzia piuttosto comune, sebbene l'amore per le questioni scientifiche trasparisse già dalle accese discussioni con cui intratteneva i pochi amici che gli girano attorno e nell'interesse profuso nel montare e smontare qualsiasi oggetto tecnologico gli capitasse sotto mano (radio, orologi ecc...)
Nonostante un'innata inclinazione per la scienza però, Stephen era tutt'altro che un secchione tutto casa e libri di scuola: a 9 anni, la sua era una delle pagelle più brutte della scuola!
La genialità non è questione di voti!
Con il passare degli anni Stephen rimise in carreggiata la sua carriera scolastica e diventò finalmente lo studioso brillante che abbiamo conosciuto.
Dopo il ciclo di studi regolari si iscrisse alla facoltà di fisica dell'Università di Oxford, ma questa, incredibilmente non era la prima scelta di Stephen. Il ragazzo infatti voleva diventare un matematico, ma ad Oxford tale cattedra non esisteva ancora!
Durante gli anni di università però, Stephen cominciò ad essere soggetto a sempre più frequenti episodi di malessere: piccole paralisi, tremori nelle mani e febbri ghiandolari cominciavano a minare il fisico del giovane.
La situazione precipitò nel 1963, dopo dopo essersi trasferito a Cambridge, quando al promettente ricercatore venne diagnosticata la sclerosi amiotrofica laterale, una malattia degenerativa gravissima che, secondo i medici, lo avrebbe portato sicuramente alla paralisi e, nel giro di due anni, alla morte.
Fu un colpo durissimo, ma Stephen non smise di vivere e studiare.
Nel 1965 sposò Jane Wilde, conosciuta al campus universitario e dalla quale avrà tre figli (ma da cui divorzierà nel 1990), e nel frattempo continuò a sviluppare le sue teorie astrofisiche.
Tra la fine degli '60 e l'inizio degli anni '70 infatti, Stephen Hawking si rivelò al mondo intero grazie all'elaborazione di un modello matematico che dimostrava il percorso evolutivo dell’universo attraverso il Big Bang.
Parallelamente alla sua ascesa però, anche la malattia progrediva e, come previsto dai medici, in pochi anni l'illustre astrofisico venne costretto su una sedia a rotelle.
Nemmeno questo fu un freno alla sua sete di conoscenza e nel ventennio successivo Hawking definì per primo la natura di un buco nero, in grado di divorare perfino la luce, ed elaborò modelli cosmologici che ridefiniscono la stessa concezione di universo.
Stephen Hawking lasciò infine questo pianeta il 14 marzo del 2018.
UN DONO PER L'UMANITÀ
Nonostante non abbia mai vinto il Nobel, Stephen Hawking è stato dunque uno dei volti più conosciuti dell'intera comunità scientifica.
Oltre all'importanza delle sue ricerche, alla creazione del "mito Hawking" ha contribuito molto la sua forza di volontà nell'affrontare una malattia gravissima, la quale non è però mai riuscita a togliergli una briciola di spirito vitale.
Paralizzato e impossibilitato persino a parlare (per comunicare utilizzava un sintetizzatore vocale che tramutava in parole ciò che scriveva grazie ai movimenti degli occhi), Stephen Hawking non smise mai di impegnarsi per rendere accessibile anche al grande pubblico i difficili concetti dell'astrofisica, pubblicando libri divulgativi e mostrandosi con semplicità anche in contesti molto meno seri rispetto alle aule universitarie cui era abituato.
Il libro "L'universo in un guscio di noce" fu un esempio della volontà di Hawking di rendere comprensibili i concetti dell'astrofisica anche alla gente comune! | Pixabay
Proprio per questo atteggiamento, Hawking non disdegnava nemmeno le apparizioni in TV: Hawking è infatti comparso in molte trasmissioni popolari come I Simpson, Futurama o la serie comica The Big Bang Theory.
Sulla vita, nel 2014, è stato anche girato un film: "La Teoria del tutto"!