Lo strumento musicale più antico probabilmente fu... la voce! Infatti ancor prima di parlare, secondo il grande naturalista Charles Darwin, l’uomo copiava suoni e ritmi della natura e degli animali per comunicare emozioni, corteggiare o avvisare di un pericolo. Proprio come i gibboni, che emettono diversi gorgheggi a seconda della situazione.
Gli "uomini primitivi" (quelli vissuti circa 40 mila anni fa) costruivano percussioni, sonagli, fischietti e trombe, utilizzando pietre, semi, legni, conchiglie, ossa e corni. E scavi archeologici hanno rivelato che gli antichi Sumeri, già intorno al 2.600 a. C. usavano parecchi strumenti musicali complessi. Nell’antica città sumera di Ur (oggi è Tell el-Mukayyar, in Iraq) sono stati trovati: nove lire, due arpe, un flauto doppio d’argento, un sistro e un cembalo.
Il più antico reperto di "spartito musicale" è invece una tavoletta mesopotamica cuneiforme del 2.000 a. C. che riporta i nomi delle corde dello strumento chiamato lira.