I popoli orientali ed europei, fin dall'antichità hanno considerato l'ulivo - o olivo - una pianta sacra. In epoca storica è diventato anche simbolo della pace.
Gli antichi greci lo consideravano pianta sacra e la usavano per fare le corone per gli atleti vincitori delle Olimpiadi. Nella mitologia greca si narra, inoltre, che già la dea Atena lo offrì agli ateniesi in segno di pace dopo aver sconfitto il dio Poseidone. Per i Romani, l'olivo era simbolo insigne per uomini illustri. Per gli Ebrei era simbolo della giustizia e della sapienza.
IL SIMBOLO CRISTIANO
Nella religione cristiana l'ulivo ha molte simbologie. La più antica è quella narrata nell'Antico Testamento: calmatosi il diluvio universale, una colomba portò a Noè un ramoscello d'ulivo, per annunciargli che la Terra e il cielo si erano riconciliati.
Il ramoscello d'ulivo è dunque simbolo della rigenerazione perché, dopo la distruzione causata dal diluvio, la terra tornava a fiorire. Allo stesso tempo divenne anche simbolo di pace, perché attestava la fine del castigo e la riconciliazione di Dio con gli uomini.
Nel Nuovo Testamento ci sono molti episodi legati all'olivo. Gesù fu ricevuto calorosamente dalla folla che agitava foglie di palma e ramoscelli d'ulivo. Nell'Orto degli Ulivi passò le ultime ore prima della Passione. Nella festa cristiana delle Palme, celebrata una settimana prima della Pasqua, l’ulivo rappresentare Cristo stesso che, con il suo sacrificio, diventa strumento di riconciliazione e di pace per l’umanità.
C'è un altro motivo per cui l'ulivo è una pianta sacra. Dal suo frutto, le olive, viene ricavato l'olio. L'olio d'oliva è il Crisma, usato nelle liturgie cristiane dal battesimo all'estrema unzione, dalla cresima alla consacrazione dei nuovi sacerdoti. Infine, il nome Cristo significa “unto”.
Per queste ragioni, nel periodo pasquale, i fedeli della religione cattolica distribuiscono ramoscelli d'ulivo.
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