Nel 1889, a Napoli, il cuoco Raffaele Esposito ebbe una geniale intuizione per rendere onore alla regina Margherita di Savoia in visita alla città. E così con pochi, semplici e naturali ingredienti, creò un’autentica ghiottoneria italiana: la pizza margherita. Una delizia che ancora oggi tutto il mondo ci invidia al punto che, dagli Stati Uniti alla Cina, sono molti i Paesi che hanno tentato di far passare la pizza come una loro invenzione nazionale: che bugia! Se la bontà della pizza mette d’accordo tutti, non altrettanto accade quando si tratta di dividerla in fette uguali: ti è mai capitato di doverlo fare con un’amica o con un amico? Sono certo che sì. E, anche se l’amicizia è più che solida, la pizza è la pizza e nessuno vuole cederne di più all’altro: bisogna dividerla in parti identiche. Per fortuna la scienza può darci una mano!
Sono certo che sì. Così come sono sicuro che almeno una volta ve la siete divisa. L’amicizia può essere solida, nessuno vuole cederne di più all’altro: bisogna dividerla in parti uguali.
La soluzione sembra facile: basta fare un taglio che passa per il centro della pizza. Giusto! Però se non passiamo esattamente per il centro…
Dividere in modo preciso una gustosa pizza sembra facile: basta fare un taglio che passi per il centro! Il problema è nell’esecuzione: se non si passa esattamente per il centro... qualcuno ne avrà di meno. Per fortuna c’è un’altra via, non richiede squadra e righello e dà una soluzione divertente. Seguimi passo passo.
Foto 1 (sotto) Fai un taglio a caso sulla pizza (a). Fanne un altro perpendicolare (b), che cioè formi quattro angoli retti con il primo. In questo modo otterrai delle fette grandissime e altre minuscole: apparentemente sei fuori strada.
Foto 2 (sotto) Fai altri due tagli, (c) e (d), passando per il punto di incrocio di (a) e (b), dividendo i quattro angoli retti in angoli uguali: ora hai otto fette, tutte con angoli di 45°.Foto 3 (sotto) Adesso tu e il tuo amico prendete una fetta ciascuno procedendo alternati in senso orario (come nella figura 3: A/B, A/B, A/B evia così): mangerete esattamente la stessa quantità , perché le quattro fette rosa (figura 2), sommate assieme, contengono tanta pizza quanta ne contengono le quattro fette verdi!
Non sei convinto? Fai la prova con il pizza lab nel pdf qui sotto.