Pinte, galloni, yarde... il popolo britannico si distingue sempre, anche quando misura le cose. Infatti, mentre tutto il mondo utilizza il sistema metrico decimale (o Système International d'Unités, se vogliamo usare il nome ufficiale, che è in francese), nel Regno Unito fin dal 1824 hanno adottato un proprio sistema di pesi e misure chiamato pomposamente “Sistema imperiale britannico”.
Ai tempi infatti esisteva ancora buona parte del grande impero coloniale inglese e dunque questo sistema di misurazione ricco di termini strani come "spanne", "gomiti o "libbre" venne esteso a tutte le aree d'influenza anglosassone. Quello che stupisce però, è che anche gli Stati Uniti, che non erano una colonia britannica da un bel po', abbracciarono tali unità di misura nonostante nel resto del pianeta si stesse affermando l'utilizzo del sistema metrico decimale.
Il cosiddetto Sistema Imperiale è basato su antiche unità di misura inglesi, diffuse da secoli nei vari Paesi dell’Impero britannico e che, a loro volta, rappresentavano un’evoluzione delle unità di misura dei Romani.
Tale metodo di misurazione è un sistema di misura non decimale, ossia un sistema che usa come base il numero 12 e i suoi multipli. Per esempio: una yarda corrisponde a 36 pollici (ossia tre volte 12).
In teoria il Sistema imperiale britannico di unità di misura è stato abolito nel 1995 a favore del sistema metrico decimale, introdotto in Francia nel 1795 (e usato nella maggior parte dei Paesi del mondo). Tuttavia il Regno Unito non ha ancora abbandonato, nella vita quotidiana, il vecchio sistema di pesi e misure. E così, al pub, si ordina ancora una pinta di birra (0,568 litri), le distanze sono misurate in miglia (1 miglio è 1,6093 km) e la superficie dei terreni è ancora calcolata in acri.
Anche negli U.S.A è ancora molto comune fare riferimento al Sistema Imperiale, forse ancor più che in Gran Bretagna. Un esempio? I limiti di velocità da tenere in auto (così come i consumi segnati dall'apposito indicatori) sono segnalati in miglia.
Il sistema imperiale britannico utilizza i gradi della scala Fahrenheit, per cui un grado Celsius (°C) equivale a 33,8°F.
La storia più accreditata che spiegherebbe perché gli statunitensi non abbiano ancora assimilato il sistema metrico (oggettivamente più comodo e preciso, tanto da essere l'unico usato negli studi scientifici internazionali) è decisamente curiosa. Pare infatti che fu tutta colpa...dei pirati!
Nel 1793 infatti, l'emissario francese Joseph Dombey fu incaricato di recarsi negli Stati Uniti con due campioni standard del nuovo sistema di misurazione (una barra per la misura di un metro e un cilindro di rame da un chilo esatto) per incoraggiare il Congresso americano ad adottare il sistema metrico. Durante la traversata però, una tempesta deviò verso i Caraibi la rotta della nave che trasportava Dombey, la quale venne intercettata dai pirati che infestavano quelle acque. Il povero Dombey venne quindi imprigionato e morì in un'isola sperduta delle Piccole Antille.
I francesi dunque inviarono un sostituto, ma in quegli anni i tempi dei viaggi erano molto più lunghi di quelli attuali e quando il nuovo emissario giunse negli States, nel governo americano c'era stato un avvicendamento e il nuovo Segretario di Stato non era interessato a cambiare i sistemi di misurazione del Paese.
Negli anni successivi poi il sistema metrico venne introdotto lo stesso, ma gli americani erano ormai abituati ad usare il sistema "ereditato" dai sudditi di Sua Maestà.
Collaborazione ai testi di Niccolò De Rosa