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FocusJunior.itScuolaStoriaGli antichi RomaniNumeri romani: come funzionano

Numeri romani: come funzionano

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Numeri romani: come funzionano
Pixabay

Li ritroviamo ancora oggi sugli orologi, sui libri e su tanti antichi monumenti: i numeri romani sono stati, per secoli, il principale sistema di numerazione, e non solo in Italia. Come funzionano? Qual è la loro origine? Scopriamolo insieme.

Come senz’altro saprai, nell’antica Roma il sistema numerico era diverso dal nostro. Ogni numero era indicato con un simbolo, o con la combinazione tra loro di alcuni di questi simboli, che probabilmente ebbero origine dall’intaglio di una tacca sul legno o altri materiali. 

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Se guardi l’uno (I), sembra proprio uno di quei segni che ti sei trovato a fare per indicare qualcosa, mentre il cinque (V) e il dieci (X), se li guardi bene noterai che sono varianti dell’uno.

SIMBOLI BASE

•    I = 1

•    V = 5

•    X = 10

•    L = 50

•    C = 100

•    D = 500

•    M = 1000

Il sistema numerico romano ha poche semplici regole. Se in una sequenza il primo simbolo è quello di maggiore valore, per ottenere il risultato bisogna sommare (ad esempio XVIII = 18, CXV = 115); viceversa, se il valore del primo simbolo è inferiore al secondo si deve sottrarre (ad esempio IX = 9, XL = 40).

Occorre ricordare che la sottrazione è stata introdotta solo durante il Medioevo, perché nell’antica Roma il sistema era solo additivo, e cioè i simboli venivano ripetuti fino a quattro volte, per ottenere la cifra desiderata. Ad esempio in molti degli 80 ingressi del Colosseo, si trova ancora il numero quattro scritto così: IIII e non così: IV.

I simboli I, X, C e M possono essere ripetuti consecutivamente, di solito massimo tre volte, mentre i simboli V, L e D non possono essere mai usati più di una volta consecutiva.

LE REGOLE

Per ottenere le migliaia, i romani ponevano un trattino (-) sopra o sotto la lettera, e così il suo valore originale si moltiplicava per 1000. Guarda gli esempi nell’immagine qui sotto.

 

tabella-migliaia-1

| Wikipedia

Non avendo un simbolo o una parola per indicare milioni e miliardi, gli antichi romani avevano bisogno anche di moltiplicare per 100.000: l’operazione era rappresentata da una sorta di arco su tre lati, escluso quello in basso.

Guarda gli esempi nell’immagine qui sotto.

 

tabella-migliaia-2

| Wikipedia

Infine, per moltiplicare il valore per un milione, si ponevano due trattini orizzontali sopra la lettera. Così:

 

| Wikipedia

E LO ZERO? CHE FINE HA FATTO? TE LO DICIAMO NOI

 

Fonte: Biblioteca Nazionale centrale di Firenze

 

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