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Verbi irregolari italiani: quali sono e come si usano

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Verbi irregolari italiani: quali sono e come si usano

La guida di Focus Junior per riconoscere i verbi irregolari, usarli a proposito e, soprattutto, evitare errori clamorosi!

VERBI IRREGOLARI

Nella lingua italiana tutti prima a poi ci troviamo ad avere a che fare con i temibili verbi irregolari, ossia con quei verbi (appartengono quasi tutti alla seconda coniugazione) che non si coniugano seguendo sempre lo stesso modello, ma cambiano di tempo in tempo, di modo in modo. Uffa, ma come si imparano?

Mentre in altre lingue, come ad esempio quella inglese, i verbi irregolari sono ridotti ad un piccolo gruppo e vengono studiati a memoria, nella lingua italiana essi ricoprono una grande fetta verbale , per cui, la soluzione migliore è studiarli, ripeterli ad alta voce, scriverli e cercare di usarli il più spesso possibile !

Il problema, infatti, nasce dal fatto che i verbi irregolari cambiano molto spesso la radice (per esempio: in voi andate la radice è and- , che diventa però essi vanno, dove la radice è van- ). Anche la desinenza cambia spesso e non seguono la propria coniugazione (per esempio venire , terza coniugazione, diventa io sono venuto e NON io sono venito ).

Altri verbi irregolari sono difettivi ossia mancano di un tempo o di un modo verbale o sono incoativi, ossia i verbi della terza coniugazione che ampliano il proprio paradigma di desinenze con l'interfisso (ossia un elemento tra radice e desinenza) -isc- , come per esempio in finire che diviene finiscono.

CUCIRE

E' un verbo anomalo e difettivo. Come lui si coniugano ricucire e scucire. Le forme che destano problemi sono nel presente indicativo e nel congiuntivo presente.

PRESENTE INDICATIVO
cùcio, cuci, cuce, cuciamo, cucite, cuciono
CONGIUNTIVO PRESENTE
cùcia, cucia, cucia, cuciamo, cuciate, cuciano

DARE

Chi non ha mai sbagliato il congiuntivo imperfetto di dare, o non ha mai sbagliato l'accento nella forma indicativa presente alzi la mano. Nessuno, eh!?

Come dare, si coniugano anche andare, ridare e stare. E allora:

INDICATIVO PRESENTE
do, dai, dà, diamo, date, danno

PASSATO REMOTO
diedi (o detti), diesti, diede (o dette), demmo, deste, diedero (o dettero)

FUTURO SEMPLICE
darò, darai, darà, daremo, darete, daranno

CONGIUNTIVO PRESENTE
dia, dia, dia,  diamo, diate, diano

CONGIUNTIVO IMPERFETTO
dessi, desse, dessimo, deste, dessero

CONDIZIONALE PRESENTE
darei, daresti, darebbe, daremmo, dareste, darebbero

IMPERATIVO
dai o dà, dia, diamo, date, diano

FARE

Il problema del verbo fare nasce dal fatto che, in latino, questo verbo faceva parte della seconda coniugazione, non della prima. Infatti era "fac?re". E per questo, molte sue forme si coniugano come se appartenesse a questa coniugazione. <b

Si coniugano come il verbo fare : assuefare, liquefare, rifare, putrefare, sfare, soddisfare, stupefare, tumefare e molti altri.

INDICATIVO PRESENTE
faccio, fai, fa, facciamo, fate, fanno

IMPERFETTO
facevo, facevi, faceva, facevamo, facevate, facevano

PASSATO REMOTO
feci, facesti, fece, facemmo, faceste, fecero

FUTURO SEMPLICE
farò, farai, farà, faremo, farete, faranno

CONGIUNTIVO PRESENTE
faccia, faccia, faccia, facciamo, facciate, facciano

CONGIUNTIVO IMPERFETTO
facessi, facessi, facesse, facessimo, faceste, facessero

CONDIZIONALE PRESENTE
farei, faresti, farebbe, faremmo, fareste, farebbero

IMPERATIVO
fai o fa' o fa, faccia, facciamo, fate, facciano

PARTICIPIO PRESENTE
facente

PARTICIPIO PASSATO
fatto

GERUNDIO
facendo

Avete ancora qualche dubbio?

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