Benché non ci sia più nessuno che lo usi per scrivere libri o parlare con le persone, la lingua degli antichi romani è ancora molto presente nel nostro quotidiano, tanto che alcune frasi latine sono ormai state "assorbite" dall'italiano senza che ce ne rendiamo conto. Con il libro Post Scriptum. 100 espressioni latine (e alcune greche) che hanno attraversato la storia, la scrittrice Zuzanna Kisielewska ci ricorda infatti che, per quanto possa apparire noioso a chi è costretto a studiarlo, il latino non è affatto una lingua morta ma è, anzi, una lingua vivissima.
10 FRASI LATINE COMUNI
Tutti i giorni, infatti, ci capita di usare o di sentire parole e modi di dire che sono assolutamente uguali a quando li usavano i nostri antenati, a Roma, duemila anni fa. Non potrebbe essere diversamente d’altronde, visto che la nostra lingua discende direttamente dal latino e agli antichi romani, che il latino lo parlavano e lo scrivevano tutti i giorni, oltre che ai greci, dobbiamo l’insieme di principi che sono la base della nostra civiltà occidentale.
Vediamo insieme alcune delle frasi latine che ci capita più spesso di incontrare nella vita quotidiana.
- POST SCRIPTUM
L’espressione che dà il titolo al libro significa letteralmente “scritto dopo” e si usa quando bisogna aggiungere qualcosa ad un testo già concluso e firmato.
- TABULA RASA
Significa “tavola raschiata”. Il filosofo greco Aristotele usò questo termine per descrivere la mente di un bambino che viene “riempita” a mano a mano che fa le proprie esperienze. Il filosofo la paragonava alle tavolette ricoperte di cera su cui scrivevano gli antichi greci e romani; prima di essere scarabocchiate, infatti, erano perfettamente pulite e lisce.
- CARPE DIEM!
"Afferra il giorno", "cogli l’attimo". Queste parole, tratte da una poesia del letterato latino Orazio, si rifanno alla visione del filosofo greco Epicuro secondo il quale la cosa più importante dell’esistenza umana è la felicità che, secondo lui, trae origine dai piaceri della vita.
- ARBITER ELEGANTIARUM
Il "giudice di raffinatezza" è una persona erudita, dotata di una particolare sensibilità artistica, sempre ben vestita, ben educata e dall’aspetto impeccabile. Tale appellativo fu utilizzato per la prima volta dallo storico romano Tacito per descrivere Gaio Petronio. Quest’ultimo era un filosofo, poeta e politico romano, ma soprattutto era il consigliere dell’imperatore Nerone in materia di buon gusto.
- HISTORIA EST MAGISTRA VITAE
Lo storico e politico romano Cicerone riteneva che studiando il passato l’uomo dovesse essere portato a non ripetere gli stessi errori commessi dai predecessori. Purtroppo, il continuo succedersi di guerre fino ai giorni nostri dimostra che invece l’uomo non è ancora capace di imparare dai suoi errori.
- IN VARIETATE CONCORDIA
“Unità nella diversità” è il motto dell’Unione Europea, adottato nel 2000 per sottolineare appunto che la Ue accoglie al suo interno chiunque condivida i principi che promuove, proprio come un mosaico idealmente composto di elementi diversi.
- AUREA MEDIOCRITAS
Letteralmente “aurea moderazione” cioè, in pratica, l’affermazione chela via di mezzo spesso ha molto più senso degli eccessi.
- AMOR VINCIT OMNIA
"L’amore trionfa su tutto". Il poeta Virgilio esorta a ricordare che l’amore, alla fine, è il più importante dei sentimenti umani.
- PECUNIA NON OLET
“I soldi sono puzzano”. Oggi si usa questa massima per affermare che il denaro ha valore a prescindere da come è stato guadagnato. L’imperatore Vespasiano avrebbe detto questa frase per giustificare la tassa sui bagni pubblici. L’urina raccolta negli orinatoi romani infatti rappresentava una cospicua entrata per lo stato, visto che i conciatori ne ricavavano l’ammoniaca per trattare le pelli ma, come appunto sottolineava l’imperatore, mentre l’urina puzzava i soldi guadagnati grazie a lei non puzzavano altrettanto.
- VADE MECUM
Tradotta letteralmente con “Vieni con me”, questa espressione ha dato vita al termine vademecum, piccola guida o compendio portatile su un determinato argomento