Platone, un famoso filosofo vissuto in Grecia tanti secoli fa, raccontava la storia del dio Theut, inventore dei numeri, del calcolo, della geometria, dell’astronomia e anche della scrittura.
CURA PER LA MEMORIA
Un giorno Theut andò a presentare ciascuna delle sue invenzioni al re dell’Egitto, Thamus, che si fece spiegare l’utilità di ciascuna arte. Quando arrivò il momento di spiegare i bene ci della scrittura, Theut disse che quella conoscenza avrebbe reso più sapienti e più capaci di ricordare perché la scrittura poteva essere descritta come la medicina della memoria. Vediamo se le cose stanno proprio così.
VIAGGIO NEL TEMPO
Che cosa succede quando sei a scuola e la prof spiega? Prendi appunti o ti basta ascoltare per ricordare e capire? Per comprendere bene una cosa, spesso è necessario leggerla più volte ma questo è possibile solo perché quelle parole sono state scritte. Altre volte, invece, lo scrivere, che è un’azione, aiuta a far ricordare le cose. In più, è solo grazie alla scrittura che il sapere può essere trasmesso nei secoli, compreso il mito del dio Theut, che fu scritto 2.385 anni fa.
Se fosse stato soltanto raccontato a voce, anche nel caso fortunato che fosse giunto no a noi, certamente non avremmo ascoltato l’originale, perché ogni persona, anche senza volerlo, avrebbe cambiato alcune parole, altre le avrebbe dimenticate e altre ancora aggiunte.
SEGRETI
Quando si scrive qualcosa, lo si fa sempre perché c’è qualcuno che lo legge: dal giornale al libro, dalla lettera alla lista della spesa. Anche quando si scrive un diario segreto, solo apparentemente non c’è destinatario. Il destinatario, in realtà, c’è: siamo noi stessi!
Infatti si scrive anche per conoscersi meglio, per sfogarsi del fatto che i genitori facciano di tutto per non capirci, per confidare quei pensieri che non si possono dire a nessun altro...
RELAZIONI
La scrittura, inoltre, serve anche a creare legami tra le persone.
Attraverso le storie che gli scrittori scrivono, infatti, conosciamo un po’ anche chi le ha scritte. O meglio: possiamo conoscere il suo unico e particolare modo di raccontare il mondo, reale o di fantasia; e tutto sempre grazie alla traccia lasciata dalla scrittura, che permette di creare infiniti ponti tra presente, passato e futuro, tra vivi e morti, tra persone che vivono in continenti diversi e che mai potrebbero entrare in contatto se non grazie agli articoli di giornale, alle mail, alle storie... che creano una grande e vasta rete in grado di unire tutte le persone della Terra.
Ogni volta che ci troviamo di fronte a un testo scritto, è come se ci trovassimo di fronte all’infinito perché infiniti sono i modi in cui le parole di un testo possono essere combinate tra loro. Prova a fare questo esperimento.
CHE COSA SERVE
PROCEDIMENTO
1 - Insieme ad alcuni amici o alla vostra famiglia, prendete il vostro libro preferito, scegliete un brano e fotocopiatelo o stampatelo o fate una scansione della pagina (se è scritto piccolo conviene fare un ingrandimento). Ogni partecipante deve avere una copia e, poi, ritagliare le parole che compongono il testo e sparpagliarle sul tavolo.
2 - Usando le parole che ha ritagliato e che fino a un attimo prima componevano la sua storia preferita, ognuno dovrà provare a inventare una nuova storia, incollando le parole tagliate su un foglio bianco.
3 - Alla fine confronta quello che hai inventato tu con quello che hanno pensato gli altri e, poi, tutti insieme riponete i testi dentro in una scatola su cui avrete scritto: “Maneggiare con cura, contiene infinito”.
4 - Quando ne avrete voglia potrete riprovare a creare altre storie. Anche l’esperimento, infatti, può essere ripetuto... all’infinito!
Quando l'emergenza sarà finita, riproponete questo gioco ai vostri amici, sarà un bellissimo modo per conoscervi meglio!
Lab a cura di Ilaria Rodella