Tante volte ci capita di confonderle, di trattarle come se fossero la stessa cosa, eppure favola e fiaba rappresentano due modi piuttosto diversi di raccontare una storia. Certo, entrambe sono ricche di elementi fantastici, entrambe sembrano rivolgersi perlopiù ai bambini (anche se molto spesso i loro messaggi sono tutt'altro che semplici e banali) e sia favole che fiabe si svolgono in tempi lontani e poco definiti (C'era una volta...).
Ma allora dove sono queste grandi differenze? Scopriamolo insieme...
UN PO' DI STORIA
La favola è un genere letterario molto antico. Già i babilonesi utilizzavano questa forma di racconto e le favole più celebri sono forse quelle di Esiodo e Fedro, due autori dell'antichità (il primo un greco del VI secolo a.C., il secondo uno scrittore romano del I secolo d.C) che con la loro opera influenzarono la narrativa di tutti i periodi successivi. La fiaba invece nacque un po' più tardi come evoluzione dei racconti popolari e tra gli autori più noti si ricordano sicuramente i fratelli Grimm, autori di storie famosissime come Cappuccetto Rosso, Biancaneve o Hänsel e Gretel.
FORME E MESSAGGI DIVERSI
Ma è nella struttura e nel contenuto che favola e fiaba trovano le loro grandi diversità.
La favola infatti è un racconto molto breve che ha per protagonisti animali "umanizzati" - il termine corretto sarebbe "antropomorfizzati" - ossia animali che assumono le caratteristiche tipiche degli esseri umani (parlano, hanno sentimenti, mostrano una certa personalità ecc...). e diventano dunque una metafora dell'agire umano. Tale modo di descrivere un comportamento o un concetto astratto attraverso un racconto o un'immagine si chiama "rappresentazione allegorica".
Attraverso i personaggi animaleschi, infatti, la favola evidenzia vizi e i difetti della società, i quali si rendono evidenti attraverso la morale, ossia il messaggio, l'insegnamento, che la favola vuole trasmettere al lettore. Il resto del contesto (ambientazioni, cornici, situazioni ecc...) rimane invece realistico e le ambientazioni fanno solo da sfondo alla vicenda.
Nella Cicala e la Formica, ad esempio, si racconta la storia di una cicala che passò tutta l'estate a divertirsi prendendo in giro la formica, che invece lavorava senza sosta per fare provviste in vista dell'inverno. Giunta la brutta stagione, la cicala si trovò a morire di fame e a dover chiedere aiuto alla formica, che invece si stava godendo i frutti del suo duro lavoro. In questo caso la morale della favola fa capire che chi non s'impegna non raccoglie nulla e, prima o poi, se ne pente.
La fiaba, invece, è un racconto più lungo che vede per protagonisti esseri umani (principesse, maghi , re, cavalieri ecc..) o creature immaginarie come orchi, fate o draghi. Tale genere spunto da credenze e valori popolari per narrare una storia in cui l'elemento magico/fantastico s'intreccia continuamente con le avventure vissute dai personaggi e diventa una parte importante della trama (es: il castello incantato, l'oggetto magico che aiuta l'eroe nella sua impresa ecc...)
La fiaba inoltre termina sempre con un lieto fine in cui il bene riesce a trionfare sul male. Nella favola invece non è raro che il personaggio che il lettore identifica come "buono" finisca piuttosto maluccio.
DIFFERENZE PRINCIPALI TRA FAVOLA E FIABA: LA SINTESI
Favola Fiaba
Protagonisti - Animali parlanti e con caratteri umani - Umani e creature fantastiche
Luoghi - Realistici - Ricchi di elementi fantastici
Finale - Conclusione caratterizzata da una morale - Lieto fine